Il significato del referendum contro la guerra

e a favore della sanità pubblica

La logica che riunisce le due istanze referendarie è evidente: visto e considerato che spesso si è ricorsi all’intervento dei privati nella gestione della sanità, motivando tale scelta politica in ragione dell’assenza di soldi pubblici da destinare al sistema sanitario, è chiaro che impedendo di devolvere denaro a scopi militari, si ritaglia una somma spendibile per la salute di tutti i cittadini, in maniera da cancellare ogni alibi volto a sacrificare salute e vite umane in nome del motivo reale per cui si fomenta la guerra: il profitto che da ciò ricavano pochi privati.

È chiaro, però, che non si tratta che di un esempio per il reimpiego di questi soldi salvati e che va respinta ogni lettura opportunistica e falsata, che voglia porre un confronto tra noi e loro; confronto che è disgustoso tanto quanto la guerra.

Si tratta, piuttosto, di ammonire la politica di partito, affinché rammenti che essa non esiste al di fuori di noi, cittadini e, ben prima, esseri umani.