da Byoblu
Ci sono storie incredibili. E quella che il professor Ugo Mattei, giurista, racconta all’editore di Byoblu, Claudio Messora, nel corso di questa puntata di “Mezzora con Messora” è senz’altro una di queste.
Perché aver difeso l’acqua come bene di interesse pubblico, attraverso un modello virtuoso di gestione, gli è costato un calvario giudiziario lungo dieci anni concluso solo di recente con quella che definisce: “Una meravigliosa assoluzione”.
ABC Napoli: un modello virtuoso di gestione dell’acqua pubblica
Procediamo con ordine. Il modello di gestione pubblica ecologica e partecipata sperimentato per la prima volta a Napoli con la trasformazione del gruppo Arin spa in ABC Napoli (Acqua Bene Comune) esce trionfatore da una lunghissima vertenza alla Corte dei Conti conclusasi pochi giorni fa in appello.
Il prof. Ugo Mattei, primo presidente di ABC Napoli fino al novembre 2014 ha risanato il sistema dell’ acquedotto di Napoli rendendolo più efficiente e generativo, evitando fallimenti e salvaguardando tutti i lavoratori.
L’ingiusta condanna in primo grado: oltre 800 mila euro per danno erariale
Un modello virtuoso di gestione partecipata che non è piaciuto alla Corte dei Conti della Campania che ha inviato a Mattei prima un invito a dedurre (una sorta di avviso di garanzia) e poi lo ha condannato in prima grado a pagare oltre 800 mila euro di per danno erariale con dolo.
Il motivo? Lo spiega lo stesso giurista: “Non avevo licenziato 200 lavoratori e non avevo fatto fallire le aziende controllate”.
Il ricorso in appello e la “meravigliosa assoluzione”
Così Mattei (e il team di quattro avvocati che lo difende) ricorre in appello dove, finalmente, pochi giorni fa ha ottenuto quella che lui stesso definisce: “Una meravigliosa assoluzione da parte della Corte dei Conti di Roma con una sentenza durissima verso i miei accusatori”.
Un lieto fine al termine di un calvario giudiziario lungo dieci anni.
Dal 2014 Mattei ha vissuto con questa spada di Damocle e oggi avverte: “Nonostante l’assoluzione questo uso abusivo del diritto per scopi politici è servito per fermare sul nascere altre esperienze simili”. Insomma, siamo di fronte al classico “Colpirne uno per educarne cento” come fa notare Messora.
Una questione ampia e complessa, che non riguarda solo l’acqua ma tutti i beni e i servizi di interesse pubblico.
Dall’acqua pubblica alla Rai. Ugo Mattei: “È la madre di tutte le battaglie”
“Entro il 25 agosto 2025 il regolamento europeo sancisce che la Rai debba diventare completamente indipendente dalla politica e così dovrà ripensare la propria governance. Questa – conclude Mattei – è la madre di tutte le battaglie”.
Guarda l’intervista completa di Claudio Messora ad Ugo Mattei