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  1. Paolo Barbieri 10 Luglio 2024 at 18:51 - Reply

    IN CERCA DEI BENI COMUNI un’ipotesi operativa percorribile…

    …per comporre un blocco sociale progressista finalizzato ad ottenere risultati reali qui ed ora: Asserendo, Affermando, Attaccando per Cambiare il futuro, con la Costituzione e la partecipazione popolare, che in Democrazia è decisiva non solo al momento del voto.

    1) Quali le finalità?
    – impedire che la Costituzione Antifascista finisca I suoi giorni per mano degli eredi della RSI
    – ottenere riforme e leggi attese (qui ed ora)
    – rilanciare una Sinistra Progressista Riformatrice, anche in vista delle europee (scaduta)
    – non lasciare l’iniziativa ad una maggioranza parlamentare, minoranza nel paese (12,3 milioni di voti su oltre 50 milioni di elettori), figlia di una pessima legge elettorale
    – riportare gli astenuti nel gioco democratico non chiedendo loro ancora una fiducia bruciata, ma offrendo coinvolgimento nell’azione

    2)Chi potrebbe assumere l’iniziativa?
    – Qualsiasi entità socio-politico-sindacale-culturale: la Rete dei Numeri Pari, il CDC, la CGIL, Legambiente, Libera, Generazioni Future, etc. coinvolgendo le altre cointeressate

    3) In che modo?
    – Adottando, come strumento costituzionale autorevole “l’esercizio degli artt 71 e 50, ma in modo congiunto e sinergico”, per conferire ad essi quell’efficacia che singolarmente hanno dimostrato di non possedere, lanciando simultaneamente non una, ma 5/6 proposte di legge di iniziativa popolare (PLIP) a comun denominatore progressista, perché 60.000 elettori possano firmarle tutte in modo certificato, senza contorsioni contraddittorie, soddisfacendo così il 71.

    4) Perché 5/6 PLIP?
    – Perché l’impegno organizzativo per una o per alcune è praticamente lo stesso, ma saranno necessarie per coinvolgere 5/6 gruppi sociali a diversa sensibilità, indispensabili per aggregare quel grande “blocco sociale progressista”, che verrebbe a crearsi inserendo le PLIP in un’unica “formale petizione alle camere” (art 50), da lanciare con ogni mezzo possibile, per raccogliere le firme, NON certificate, in quantità tale da realizzare, una volta nella storia, quella “Sovranità Popolare” sempre astrattamente enunciata, e tale da non poter essere ignorata da qualsiasi parlamento elettivo, pena pagarne un pesante scotto in popolarità e potenti e vivaci manifestazioni avverse.

    5) Quali sarebbero i temi in grado di aggregare quel blocco sociale?
    – Ovviamente questa scelta spetterebbe a chi volesse adottare l’ipotesi operativa suggerita: essenziale che siano largamente popolari, comprensibili e fruibili anche dagli analfabeti funzionali! A mo’ di esempio io proporrei PLIP sui temi:
    – dell’ambiente (cessazione consumo suolo agricolo e finanziamento energie fossili)
    – rappresentanza sindacale come da decenni è richiesto dai maggiori sindacati
    – nuova legge elettorale (il prof Pasquino afferma a scelta tra sistema francese o tedesco ampiamente collaudati, “ma senza correzione alcuna!”)
    – SSN da blindare e rilanciare,
    – Pubblica Istruzione, scuola e conoscenza (perseguendo il tempo pieno nei primi cicli per migliorare educazione anche civica, conoscenza e cultura della futura società)
    – e, in sostituzione a premierato, autonomia differenziata e altra feccia già depositata come il taglio rozzo e brutale del numero dei parlamentari, la Riforma Unicamerale del Parlamento, raffinata e puntuale, dei proff Ferrara, Rodotà e altri di livello, negli archivi della Camera fin dal 1985, solo da aggiornare in punta di cesello (vedere progetto di legge IX legislatura Camera Deputati n. 2452).

    https://www.liberacittadinanza.it/articoli/costituzione/re-agire-per-non-soccombere-sotto-la-mediocrita-prossima-ventura

    Paolo Barbieri, La Spezia 328 4866 434

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