
ulti meno tizie
non è un errore, è solamente una diversa prospettiva linguistica

Fermare il DDL Concorrenza, difendere acqua, beni comuni, diritti e democrazia
Basta divieti, garantire il diritto a manifestare 28 Aprile 2022, ore 16.00 Roma – Piazza delle Cinque Lune Presidio

un “BENE COMUNE” a Milano
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GENERAZIONI FUTURE, FUTURA E CLN: alcuni chiarimenti
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TESTIMONIANZE
La «rivoluzione dei beni comuni», che ci porta sempre più intensamente al di là della dicotomia proprietà privata/proprietà pubblica; ci parla dell’aria, dell’acqua, del cibo, della conoscenza; ci mostra la connessione sempre più forte tra persone e mondo esterno, e delle persone tra loro; ci rivela proprio un legame necessario tra diritti fondamentali e strumenti indispensabili per la loro attuazione.
Stefano Rodotà
Quando lo Stato privatizza una ferrovia, una linea aerea o la sanità, o cerca di privatizzare il servizio idrico integrato (cioè l’acqua potabile) o l’università, esso espropria la comunità (ogni suo singolo membro pro quota) dei suoi beni comuni (proprietà comune), in modo esattamente analogo e speculare rispetto a ciò che succede quando si espropria una proprietà privata per costruire una strada o un’altra opera pubblica.