Il progetto di Rete permanente per i beni comuni, la conversione ecologica e le generazioni future muove da una nuova visione che ha per obiettivo una politica sui beni comuni tale da riunire in modo equilibrato diverse dimensioni dell’essere umano: economica, sociale, relazionale, democratica e spirituale.

Il lavoro di costruzione della rete, iniziato nel febbraio 2020, ha portato oltre 20 organizzazioni, provenienti da ambiti culturali profondamente diversi, ma che condividono la necessità di un cambiamento profondo nella gestione dei beni comuni nel nostro Paese, a lavorare insieme per alcuni mesi e a presentare al pubblico, il 4 e 5 ottobre 2020, un Manifesto aperto che ne sintetizza finalità e obiettivi (in allegato e scaricabile qui: http://www.retebenicomuni.org/Manifesto.html).

L’impegno comune, in questa seconda fase, consiste nel creare le condizioni per strutturare la rete: i lavori in corso vedranno il Comitato Promotore (costituito il 15 gennaio 2021) operare per la fase costituente della rete stessa.

I passaggi successivi sono quelli della definizione del quadro operativo e finanziario del lavoro di rete, oltre che della sua comunicazione.

L’adesione alla costituenda  Rete e la partecipazione ai lavori hadue diversi livelli di coinvolgimento, non alternativi:

  • la sottoscrizione del Manifesto, con l’obiettivo di una sua definizione finale, rendendosi disponibili a partecipare attivamente alle sessioni plenarie che si tengono ogni due settimane;
  • l’ingresso nel Comitato Promotore (entro il 15 aprile per parteciparvi da protori/fondatori), per condividere la responsabilità di supportare la fase costituente e partecipare anche ai gruppi di lavoro che si occupano di definire i vari aspetti giuridici, operativi e funzionali della rete stessa 

Il piano operativo condiviso dalle associazioni firmatarie ha come obiettivo di definire i principali punti attuativi, con un lancio al pubblico dell’iniziativa entro la prima metà dell’anno.

La sottoscrizione del Manifesto non costituisce obbligo di successiva adesione, e consentirà di contribuire in maniera propositiva al lavoro del Comitato Promotore.

L’ingresso nel Comitato Promotore, in qualità di fondatori/promotori fino al 15 aprile 2021, comporterà la contribuzione ad un fondo comune per sostenere le spese vive di questa fase di costruzione. Il Comitato resterà aperto all’ingresso di nuovi soci, e non costituisce obbligo di partecipazione alla costituzione della futura Rete.

I materiali di Rete e i video dell’annuncio di Messina sono disponibili sul sito e sulla pagina Facebook dedicati

(entrambi saranno sviluppati come piattaforma nei prossimi mesi):

http://www.retebenicomuni.org/

https://www.facebook.com/Rete-Beni-Comuni-105475114655746/

Il Comitato Rodotà, già tra i promotori della costituenda Rete dei Beni Comuni, con la firma del Manifesto di Messina  si impegna a promuovere e a sostenere questo percorso, e a partecipare attivamente alla fase fondativa della Rete: per i beni comuni, la conversione ecologica, le generazioni future.

Nel 2021 con lo scioglimento del Comitato Rodotà per incorporazione nella Cooperativa, questa subentra nel ruolo precedentemente svolto dal Comitato.

 

STATUTO COMITATO PROMOTORE:

https://generazionifuture.org/wp-content/uploads/Statuto-Comitato-Promotore-Rete-definitivo.pdf