Il 30 ottobre si è svolta alle 11.30 udienza di discussione del reclamo al Collegio proposto da Uniti in Val Noce, Coop intergenerazionale Rodotà e alcuni genitori e bambini di Frossasco contro la decisione del giudice Sburlati che aveva respinto il ricorso contro il palo porta antenne, con pesante condanna alle spese.

Abbiamo riproposto la questione di costituzionalità della normativa del 2001 che fissa gli standards di tollerabilità elettromagnetica nella parte in cui non distingue le scuole dagli altri luoghi sensibili, nonché del decreto semplificazioni in quanto toglie ai sindaci poteri cruciali di tutela della salute pubblica. Abbiamo altresì sostenuto l’ erronea interpretazione dell’Art. 190 TFUE (principio di precauzione) in quanto il decisore lo ha ritenuto già sussunto nel DPCM 2003 che specifica gli standards, in tal modo degradandolo a mera raccomandazione agli Stati membri in modo costituzionalmente inammissibile nonché contrario al diritto Europeo.

Abbiamo contestato infine la condanna alle spese in quanto non ha considerato aspetti di reciproca soccombenza  né il cambio del diritto intervenuto in corso di causa. La nostra insistenza si è concentrata inoltre sul fatto che il pericolo di cui alla nostra azione non era generato dalle due antenne attualmente installate ma dal manufatto torre idonea a supportarne moltissime e di imprecisata natura.  La discussione è stata lunga e articolata ed il collegio appariva attento e preparato.

In caso di nuova condanna abbiamo esaurito i rimedi nazionali urgenti e possiamo adire alla Corte Europea di Strasburgo.

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  1. Anita Cappello 6 Marzo 2021 at 17:46 - Reply

    Bravissimi!! Grazie per l’impegno e la vostra competenza a favore delle generazioni future, cioè delle nostre figlie/figli, nipoti e dei loro figli e nipoti.
    Anita Cappello

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