Il caso di Simone, giovane attivista di Ultima Generazione, che Martedì 10 rischia di vedersi colpito da provvedimento di sorveglianza speciale, quello di Alfredo Cospito, anarchico detenuto illegalmente al 41 bis per una strage senza alcun morto, e ora impegnato in un tragico sciopero della fame, e quello di Julian Assange, ormai stremato da decennale persecuzione giudiziaria, per quanto diversissimi, hanno un punto in comune: il potere dispotico totalitario, utilizza un mix fra i suoi apparati ideologici e repressivi per colpire il messaggero al fine di nascondere il messaggio.
In tal modo l’ orrenda realtà di uno stato di polizia forte coi deboli e debole coi forti, che non si ritrae di fronte ad alcuna nefandezza pur di mantenersi saldo, viene naturalizzata, quasi difesa dai benpensanti. Poco importa che Ultima Generazione denunci una situazione di degrado ambientale drammatica e sotto gli occhi di tutti. Poco importa che il movimento anarchico denunci la strutturale violenza del potere costituito, da sempre subendo vittimizzazione dall’ uno e dall’ altro fronte politico. Poco importa che wiki leaks abbia mostrato in modo inequivocabile la connivenza stretta fra l’ amministrazione Obama e le frange più estreme del terrore islamista. Ciò che importa è che Simone imbratta i muri (vernice lavabile); Cospito lancia una bomba carta (poco più che un petardo e) contro una caserma (vuota); Assange era accusato di molestie sessuali….
Ora, si può discutere e dividersi sul metodo delle azioni, si può pure immaginare che un movimento sia infiltrato, si può perfino dividersi sul merito politico, ci mancherebbe! Tuttavia non è ammissibile che in quella che continua a ritenersi una democrazia, la magistratura ecceda ogni limite costituzionale per reprimere la manifestazione del pensiero. Se esistono fatti di reato essi possono pure essere colpiti, ma nei limiti di quei fatti, non amplificandoli artatamente, tramite media conniventi, al fine di distrarre la pubblica opinione e fare discutere del metodo piuttosto che del merito.
In particolare voglio dare tutta la solidarietà possibile ai giovani attivisti di UG che, sfidando l’ impopolarità sull’ uno e sull’ altro fronte delle attuali divisioni politiche, si battono con coraggio e determinazione per far passare il loro messaggio. Preferiamo un mondo fatto di giovani ipnotizzati dai cellulari, o vogliamo una gioventù capace di produrre avanguardie rivoluzionarie per scuotere il torpore collettivo?
Come si legge su un muro di Via Pietro in Vincoli nella mia Torino del disagio post-industriale e del continuo saccheggio delle oligarchie: “Muri puliti, popolo sottomesso!”.
Attivarsi politicamente è il più grande regalo che ciascuno di noi può fare alle generazioni future. Rifuggire dalla propaganda distorta del regime e informarsi su cosa davvero succede prima di giudicare è un dovere morale prima ancora che politico. Il potere fa di tutto per dividere e la solidarietà è la prima difesa contro questa strategia. Parliamone in piazza col CLN sabato 7 a proposito di informazione bene comune nelle piazze indicate su clnoggi.it . Partecipiamo al presidio per la libertà di manifestazione del pensiero (informare ed essere informati) a favore di Simone martedì 10 davanti al Tribunale di Milano alle 10, in concomitanza con l’udienza.
Osserviamo, ascoltiamo, le manifestazioni conseguenti alle variazioni fisiche e strutturali dell’ambiente terrestre: incendi, siccità, alluvioni, temperature, e tante alterazioni collegate; sono richieste di adeguate azioni dei comportamenti umani per sospendere le attività che provocano costanti variazioni nelle attività fisiche e nelle forme di vita. La risposta umana ha difficoltà ad attivare nuovi comportamenti che limitino queste variazioni. Auguri per le attività tese a evidenziare la necessità di partecipazione per rispondere con equilibrio alle richieste che la fisica e la natura trasmettono.