Domenica 27 ottobre allo Spin Time di Roma si è tenuta la prima Assemblea Popolare per l’Aggregazione. Erano presenti oltre 20 organizzazioni e 76 partecipanti. I lavori si sono protratti come previsto fino alle ore 16 in un clima di grande apertura e collaborazione.
Dopo una mattinata intensa, a tratti emozionante, e l’ ottimo pasto vegetariano consumato in clima conviviale, i lavori sono ripresi nei gruppi.
Le attenzioni di tutti si sono concentrate in particolare su due gruppi, quello sulle priorità di azione e quello sugli strumenti da mettere in campo, composti da circa una trentina di persone ciascuno.
Sulle priorità: dopo un’ ampia discussione si è ravvisata la necessità di affrontare in modo prioritario i temi relativi alla pace, al rispetto della vita e dell’ ambiente, inteso nel senso ampio di bene comune, dal territorio al cibo, all’ acqua e quindi in generale alla vivibilità, messa in crisi direttamente dalla guerra, dal genocidio e dall’ ecocidio generalizzato in corso.
È infatti di massima urgenza la rigenerazione di una cittadinanza attiva, partecipe e dotata di potere decisionale, oggi resa passiva soprattutto dalla disinformazione. Si è dunque ritenuto che il recupero dell’ informazione come bene comune e la lotta alle menzogne di sistema sia la battaglia comune da sostenere per il 2025 utilizzando una pluralità di metodi, in parte già sperimentati, che possono potentemente rafforzarsi a vicenda.
Degli strumenti si è discusso nel secondo gruppo di lavoro, che ha anche dedicato significativo spazio alla questione di quali piattaforme possano essere utilizzate come strategie di lotta.
Fra le azioni più promettenti e trasversali possibili, è emersa la disponibilità a partecipare nell’ organizzazione di presidi permanenti, trasformati in luoghi di infomazione e incontro conviviale, per sensibilizzare i cittadini sul disagio dei contadini, che producono il nostro cibo, vessati dalle multinazionali.
Anche la campagna per recuperare la sovranità popolare a mezzo dei referendum comunali deliberativi senza quorum, molto promettente per sensibilizzare e coinvolgere la pubblica opinione, recuperando spazi di democrazia minima, può esser posta in convergenza con l’ informazione bene comune.
Queste prime linee di azione andranno ovviamente messe a punto nei prossimi mesi e potrebbero portare ad una campagna referendaria nazionale multi-tematica, come segno tangibile del cammino di insurrezione democratica intrapreso allo Spin Time.
Dopo la restituzione del lavoro dei gruppi si è approvato all’ unanimità il patto dello Spin Time che costituisce un impegno serio di consultazione e solidarietà permanente fra i gruppi che vorranno parteciparvi.
Si è prevista infine la necessità di incontri periodici in forma di Assemblea Permanente del Patto, che verranno calendarizzati strada facendo.