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Da qualche tempo e da più parti si sostiene la metamorfosi del neoliberismo in un tecno-bio-capitalismo di guerra. Queste drammatiche trasformazioni che determinano sconvolgimenti geopolitici globali vanno approfondite con autentica mentalità critica. Ciò non avviene nel luccicante e costoso festival dell’ economia che da Trento prima ed oggi da Torino divulga la narrazione neoliberale intrisa di etnocentrismo e sub-cultura imperialista.
Fin dall’ origine del festival trentino, alcuni cittadini, che dissentono dalla narrazione dominante, hanno organizzato un Alterfestival. Generazioni Future ha ritenuto che quella importante esperienza andasse riproposta a Torino.
Questa prima edizione torinese, è organizzata intorno a tre lezioni, di riconosciuti maestri internazionali, che proprio come quelle semi-clandestine impartite al campus Einaudi a studenti che avevano rifiutato il green pass si terranno all’ aperto nel cortile, nel pieno spirito di una libera istituzione universitaria.
Il filo rosso delle lectures è il quello che lega la costruzione dell’ emergenza pandemica, la guerra permanente e la sorveglianza.
Queste lezioni, aperte alla cittadinanza, sono un vaccino (davvero efficace e senza effetti collaterali) contro la propaganda neoliberale del festival mainstream.