GIUSTIZIA SOCIALE E BENI COMUNI – La sfida delle generazioni presenti
Il primo appuntamento 2021 con il Forum intergenerazionale TRAMANDARE si terrà SABATO 23 GENNAIO, su piattaforma Zoom, dalle 10 alle 12,45: “Giustizia sociale e Beni Comuni” sarà discusso da:
> Lorenzo SACCONI, professore all’Università di Milano, Presidente della Società Italiana Diritto ed Economia (SIDE-ISLE), membro del Coordinamento del Forum Disuguaglianze Diversità; Direttore di EconomEtica.
> Elena GRANAGLIA, professoressa di Scienze delle Finanze, Dipartimento di Giurisprudenza, Università Roma3, membro del Coordinamento del Forum Disuguaglianze Diversità.
> Alessia ZABATINO, PhD in Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio, collabora con Fondazioni e PA per il disegno e l’implementazione di politiche di sviluppo.
Con la moderazione di Gilda FARRELL
TRAMANDARE apre l’anno 2021 con questa tematica dato che:
- Se il pensiero neoliberale ritiene che la non-esclusione dai beni comuni in base al prezzo conduce alla “tragedy of the commons”, la cui risposta è la privatizzazione, E. Ostrom dimostra che l’auto-governo per gli utenti appartenenti ad una comunità politica è una modalità efficace ed efficiente di garantirne l’uso, il mantenimento e la riproduzione. La non escludibilità non riguarda solo le caratteristiche tecniche o fisiche, tanto più che rispetto ai commons globali (i.e. quelli ambientali) non è semplice circoscrivere coloro che hanno diritto d’uso e governo. È dal nesso con la giustizia sociale che derivano le ragioni della non escludibilità e il perimetro dei partecipanti all’autogoverno. Dalla prospettiva di Rawls, la distribuzione dei commons, intesi come beni sociali primari, segue i principi di giustizia. Da quella di Sen, i commons come “capabilities”, cioè libertà sostanziali, condizionano funzionamenti e sviluppi della personalità. È l’idea di contratto sociale articolato su più livelli, cui il concetto di giustizia è connesso, che suggerisce come garantirne l’accessibilità e la delega della loro governance alle comunità. I metodi dell’economia comportamentale mostrano che gli accordi imparziali (prodotti da democrazia deliberativa), propri dei contratti sociali, producono preferenze di adesione, coerenti col rispetto delle regole di autogoverno, anche quando gli utenti eccedono la dimensione di una piccola comunità. Questi hanno la meglio sulle motivazioni egoistiche che, spinte dai neoliberali, impediscono loro di capire i beni comuni.
- La giustizia sociale richiama all’universalismo, che non è che l’altra faccia della nostra comune uguaglianza morale. Ed è sull’universalismo inteso come stare bene oggettivamente e non sulla capacità di resilienza in un mondo ingiusto, che la questione dei beni comuni si colloca. I beni comuni non esistono ex nihilo, ma in contesti politici dove la distribuzione del potere, la minore concentrazione dei mercati, la regolazione della finanza e la democrazia economica rinforzano i sistemi di welfare. Oggigiorno, i servizi pubblici, la cui funzione è limitare le disuguaglianze, esibiscono qualità insoddisfacente: ritardi, disattenzione verso gli utenti, opacità a livello locale, scarichi di responsabilità. Queste carenze non indifferenti dell’intervento pubblico non sono compensate, come si pretende, da esternalizzazioni ai privati attraverso varie forme di partnership. Queste sono dense di problemi, in primis di scaricamento di costi sui soggetti più deboli e di rischi di opportunismo. In coerenza con la dimensione universale del welfare serve, al contrario, promuovere nuovi modelli di partecipazione democratica, in grado di assicurare attenzione ai territori e alle organizzazioni di cittadinanza attiva che vi operano. La giustizia sociale non concerne solo gli obiettivi, ma pure le modalità di realizzazione, i processi che garantiscono a tutti l’accesso ad un uguale insieme di beni comuni, abbandonando visioni del mercato quale luogo di regolazione naturale, progettando e non intralciando modalità democratiche di governance e di auto-governo, proprie dei beni comuni. Esempi riguardanti l’istruzione, la sanità e i servizi di inclusione sociale illustreranno questi propositi.
- Questo Forum si propone anche di approfondire casi concreti. Saranno presentate mutazioni in territori dove la questione dei beni comuni si connette con quella della giustizia sociale. La domanda alla quale si tenta di rispondere è: in quale contesti diventa possibile creare intreccio tra co-progettazione, valorizzando le conoscenze e le esperienze dei cittadini, di servizi di istruzione, salute, mobilità e disegno di politiche pubbliche coadiuvando la giustizia sociale? Come la partecipazione dei cittadini contribuisce alla giustizia sociale? L’esempio della Strategia Nazionale per le Aree Interne, basata sulla idea di beni sociali primari e diritti di cittadinanza, sarà esplicitato. Inoltre, la riflessione sarà portata anche sulle occupazioni di luoghi della cultura considerati beni comuni, ed in particolare degli errori commessi, come l’aver confuso la battaglia per il riconoscimento e il supporto dell’utilità sociale del lavoro culturale con la difesa dei beni comuni.
PROGRAMMA
Ore 10:00: Breve sintesi del Forum precedente, Ugo Mattei
Ore 10.10: Breve introduzione della tematica e dei partecipanti, Gilda Farrell
Ore 10.15: Interpretare i beni comuni da diverse prospettive di giustizia sociale, Lorenzo Sacconi
Ore 10.30: La necessità di un diverso assetto dei servizi pubblici fra approccio pubblicistico e di mercato, Elena Granaglia
Ore 10.45: Creare condizioni per l’intreccio tra progettazione partecipata dei beni sociali primari e politiche pubbliche, ampliando la giustizia sociale, Alessia Zabatino
Ore 11.00: Interazione col pubblico
Ore 11.15: Se le politiche pubbliche garantissero l’accesso di tutti ai beni sociali primari, ci sarebbe un ruolo per i beni comuni per l’accrescimento della giustizia sociale? Lorenzo Sacconi, Elena Granaglia e Alessia Zabatino.
Ore 12.00: Interazione col pubblico
Ore 12.45: Chiusura
ATTENZIONE: PER PARTECIPARE al Forum del 23 gennaio
- Per partecipare attivamente riempi il modulo di adesione a questo link:
https://forms.gle/poNpnLFcRyNPN68FA - Riceverai quindi, via mail, le informazioni di accesso alla piattaforma Zoom
(sarà indispensabile entrare in Zoom con il proprio nome e cognome) - Puoi anche seguire la diretta sulla pagina Facebook del Comitato Rodotà: https://www.facebook.com/generazionifuturerodota/
INFORMAZIONI E CONDIVISIONE
- E’ aperta l’area di discussione sul sito org:per partecipare alla discussione, generale e per ogni singolo evento, è necessario iscriversi al sito, gratuitamente dalla home page o direttamete dalla pagina del Forum a questo link:
https://generazionifuture.org/tramandare/ - Per tutti gli approfondimenti: https://generazionifuture.org/tramandare/
- Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/393630071739615
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programma giustizia sociale e beni comuni 23012021