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La lotta alla pandemia sta deportando la nostra vita sulla piattaforma online (Big Tech), la rinnovata e incrollabile fede nella scienza è interpretata e gestita da Big Pharma. Lo stato di eccezione dichiarato dall’Oms sul Covid 19 sta ristrutturando la “normalità” delle regole giuridiche nel pieno declino del costituzionalismo liberale. Da un’emergenza all’altra avanza il «capitalismo della sorveglianza» concentrato nelle mani di pochissimi individui privi di controlli democratici di Ugo Mattei Le convulsioni del costituzionalismo liberale che sono andate in scena in questi giorni offrono materiali spettacolari (nel senso debordiano del termine) per una riflessione su eccezione e normalità. Negli Stati Uniti abbiamo assistito alla retorica imbarazzante della cerimonia di insediamento di un duo presidenziale in mano ai poteri forti. Hanno parlato di giustizia sociale, senza vergogna, dallo stesso palco dal quale i gorgheggi di cantanti miliardarie giungevano fisicamente alle orecchie delle migliaia di senzatetto, accampati sotto i palazzi del potere (documentati fotograficamente dallo splendido libro fotografico di Kiki Arnal, In the Shadow of Power). Biden invocava la “normalità”. In Italia, la stessa retorica al Senato, con un Presidente del Consiglio pronto a promettere qualunque cosa, pur di mantenere l’incarico, ad una girandola di ricattatori e voltagabbana, riportata come una notizia dai giornali mainstream, mentre la vera partita, quella sul [...]