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GUARDA LA DIRETTA – clicca qui La biodiversità e i beni comuni, essenziali alla vita Cinzia Scaffidi parte da una definizione di beni comuni data da Franco Cassano, chiarendo che la caratteristica principale dei beni comuni non è che sono scarsi o che stanno finendo: la ragione per la quale i beni comuni vanno tutelati è che sono essenziali alla vita. Per questa ragione devono necessariamente avere un assetto che non può essere quello del mercato. Un bene essenziale alla vita, se diventa oggetto di mercato, conferisce a chi lo vende un potere incontrollabile e chi lo deve comperare non è affatto libero di farlo. Parliamo tanto di “libero mercato”, ma se il mercato incrocia i beni comuni questa libertà va in frantumi. Se applichiamo questo alla biodiversità, cioè a tutte le forme viventi e agli ecosistemi che ci sono sul pianeta, la definizione sarebbe tautologica, la biodiversità è essenziale alla vita, perché la biodiversità è la vita. Ciò importa chiarire qui è la “diversità”: sulla parte “bio” abbiamo le idee abbastanza chiare, mentre sulla diversità non ragioniamo a sufficienza. La semplificazione della diversità conduce alla fragilità Tutti i sistemi uniformi, che diventano uniformi perché si impoveriscono o si semplificano, in natura sono sistemi fragili, vulnerabili. Questo […]