• Published On: 19 Ottobre 2021

    Buongiorno, richiediamo la Vostra cortese attenzione e pazienza. Facciamo seguito al nostro – più approfondito ma inascoltato – Appello per il Lavoro, l’Uguaglianza e il Pluralismo del 16 settembre scorso. Per gli effetti del D.L. n° 127, dal 15 ottobre – come moltissimi altri lavoratori, ai quali esprimiamo massima solidarietà – saremo a casa senza stipendio, privati della possibilità di mantenerci e mantenere le nostre famiglie, di realizzarci, di concorrere allo sviluppo del Paese. “Una vostra scelta”, penseranno in molti. Vero, in parte. Ma, per noi, è una scelta morale obbligata. Non per irresponsabile insensibilità nei confronti del bene comune, non per una irrazionale e antiscientifica paura del vaccino (alcuni di noi, peraltro, sono vaccinati), non per il rifiuto categorico di sottoporci a un trattamento sanitario. È “soltanto” perché non possiamo farci estorcere col ricatto l’avallo a un lasciapassare discriminatorio per esercitare un diritto fondamentale costituzionalmente garantito (e – attenzione – potenzialmente estendibile ad altri ambiti). Non possiamo permetterlo, almeno in quella che è formalmente una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Alle possibili obiezioni sulla questione giuridica del bilanciamento dei diritti costituzionali, garantiamo di conoscere abbastanza la materia per avere la nostra fondata convinzione: non tutto è sacrificabile per la nuda vita biologica (che è, poi, un’astrazione). […]

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