- All
- Ambiente bene comune
- Articoli
- Assemblee
- ASSEMBLEE
- CAMPAGNE
- Cibo bene comune
- Comitato Rodotà
- COMMISSIONE DU.PRE
- Comunicati stampa
- CONTENUTI
- Cooperativa Delfino
- Costituzione bene comune
- Digital Commons
- Dipartimento Giuridico
- DUPRE
- Ecoalfabetizzazione
- ENERGIA BENE COMUNE
- Forum
- Informazione Bene Comune
- Legge beni comuni
- ORGANIZZAZIONI
- Osservatorio permanente sulla legalità costituzionale
- Pagine Intranet
- Rassegna stampa
- Rete dei Beni Comuni
- Salute bene comune
- Sapere bene comune
- Scuola Bene Comune
- SINTESI TRAMANDARE
- Tramandare
- Video
del Dott. Riccardo Romano La questione divisoria della popolazione tra vaccino sì, vaccino no è mal posta. In effetti, alla base bisogna ricordare a chi lo ha dimenticato o a chi non lo ha mai saputo, che c’è una posizione netta della cultura mondiale democratica, a partire da quella greca antica, che poneva un distinguo della parola «vita» in due termini: Zoe e Bios. Zoe è la vita cruda che si distingue solo dalla morte, Bios è la vita con i suoi predicati legati, soprattutto, al benessere e alla salute. Ora, l’illuminata giurisdizione che ne derivava proibiva a qualsiasi potere statale, governativo, dispotico, di legiferare su Zoe. Questo principio è stato accolto nella Costituzione della Repubblica italiana. Sulle questioni di vita o di morte nessun potere può decidere obbligatoriamente nulla; sul sacro principio della assoluta e libera autodeterminazione sulla propria vita e morte. Questo è il principio in base al quale nessun potere sanitario può agire mancando l’assenso della persona. Quindi, non può esservi alcun obbligo vaccinale, pena porsi in altro assetto statale non più democratico. E non può esservi alcuna forma indiretta di obbligo vaccinale, come l’obbligatorietà del green-pass, il quale non può sussistere senza obbligo vaccinale. Cosa diversa è la raccomandazione di vaccinarsi, posizione sacrosanta […]