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GUARDA LA DIRETTA – clicca qui Forum Tramandare del 17 aprile 2021 Dal controllo dello stato al controllo di mostri tentacolari o dalla padella alla brace Per Fabrizio Arossa, la libertà di stampa e d’informazione nasce nel ‘600 in Inghilterra come corollario della libertà di coscienza. Si sviluppa nel ‘700 con le rivoluzioni francese e americana. In Italia nel 1848 trova cittadinanza nello Statuto Albertino. In ogni caso, sempre rispetto all’assolutismo del sovrano. Anche oggi l’informazione è imbavagliata, torturata e uccisa dallo Stato in paesi come la Turchia, l’Egitto, la Russia. Pure nei paesi dove lo stato non mette a repentaglio la vita dei giornalisti o di chi si esprime criticamente, come in Italia, la libertà di stampa è sottoposta a controlli riconducibili allo Stato. Oggi però ci soffermiamo su quelli che sono definiti nuovi nemici di queste libertà, che non hanno nome e cognome, non sono soggetti individuabili. Sono dei quasi-fenomeni e sono tre: il big tech1; l’intelligenza artificiale nel giornalismo; il tribalismo identitario che è succube dei due primi; e il nuovo analfabetismo funzionale. Parliamo del primo, i big tech2. Condiziona la libertà di espressione, in vari modi. 1) Drenando risorse pubblicitaria alla stampa, facendo fallire il modello di business sostenuto dalla pubblicità, provocando, come […]