• Published On: 17 Aprile 2021

    Mentre in Parlamento si discute sull’innalzamento delle soglie di elettrosmog, continua la battaglia contro l’inquinamento elettromagnetico: dallo sciopero della fame alle iniziative legali Che il cosiddetto Recovery Plan, ben lungi dal promuovere la tanto auspicata “svolta ecologista” sia in realtà lo strumento per consentire l’arricchimento delle multinazionali delle nuove tecnologie anche soprattutto a discapito dell’ambiente, delle generazioni future e della salute era ormai chiaro. Ciò risulta ancora più chiaro dopo che, due giorni fa, i parlamentari si sono dichiarati favorevoli ad innalzare drasticamente l’elettrosmog passando dall’attuale media di 6 V/m ad un massimo di 61 V/m (valore per il campo elettrico) e da 0,1 Watt/mq ad un massimo di 10 Watt/mq (valore per la densità di potenza del campo elettromagnetico in alta frequenza), assecondando la volontà delle compagnie telefoniche, in spregio a qualsiasi appello alla prudenza. Se la manovra venisse infatti approvata anche dal Parlamento e/o dal Governo, su tutta Italia verrebbe ad abbattersi un vero e proprio tsunami elettromagnetico senza precedenti, aumentando l’overdose elettromagnetica di un valore arbitrario pari a ben 10 volte più alto di quello di oggi (in fisica un valore più alto di 110 volte), il tutto per favorire il 5G nell’installazione di milioni di nuove antenne via terra e del Wi- Fi dallo spazio. Generazioni Future da tempo si batte […]

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