• Published On: 1 Marzo 2021

    Articolo di Marina Calamo Specchia, Alberto Lucarelli e Fiammetta Salmoni – su AIC, la rivista dell’Associazione Italiana dei Costituzionalisti Il lavoro ha l’obiettivo di verificare la sostenibilità costituzionale di un complesso di norme ed atti amministrativi che hanno innovato il nostro ordinamento giuridico per la gestione della pandemia da Covid-19, a partire dalla prima dichiarazione dello stato d’emergenza in data 31 gennaio 2020. Le riflessioni si articolano a partire dall’assunto per cui il regime giuridico relativo alla gestione della pandemia deve trovare nella Costituzione il proprio fondamento ed i relativi limiti. In occasione dell’emergenza, tuttavia, le libertà fondamentali sono state limitate formalmente da norme di rango primario, ovvero dai vari decreti legge sin qui adottati, ma nella sostanza compresse dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (dpcm), atti di natura amministrativa, in violazione del principio di legalità e della riserva di legge. Sommario: 1. Prefazione: la gestione della pandemia nel perimetro costituzionale. – 2. Sulla natura giuridica dei d.p.c.m. e loro giustiziabilità. – 3. Illegittimità conseguenziale: oggetto e filiera normativa. – 4. Le concatenazioni normative. – 5. La base normativa delle deliberazioni dichiarative dello stato d’emergenza. – 6. Violazione del principio di legalità: segue. – 7. Violazione degli artt. 77-78 Cost. quale unica fonte costituzionale di […]

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