• Published On: 21 Febbraio 2021

    Intervista di Claudia Benatti a Ugo Mattei, su TerraNuova.it Sono una quarantina le organizzazioni e associazioni che, grazie a un comitato promotore promosso dal Comitato Rodotà (oggi società cooperativa di mutuo soccorso Generazioni Future  ), lavorano alla costituzione di una Rete Nazionala per i Beni Comuni e la conversione ecologica  . Che dovrebbe diventare operativa entro l’estate. Abbiamo intervistato il professor Ugo Mattei, giurista, docente di diritto civile all’Università di Torino e di diritto internazionale e comparato all’Università della California, nonché uno dei promotori e anima dell’iniziativa. Professor Mattei, come e da quali promotori nasce la nuova Rete dei Beni Comuni? Dove affonda le sue radici e quali finalità si pone? «La “Rete dei Beni Comuni  ” nasce su iniziativa dell’allora Comitato Rodotà e dell’Alleanza per la Generatività, per ampliare il più possibile il perimetro politico dei beni comuni al fine di renderli potenzialmente egemonici e trasformativi. E’ apparso chiaro, dopo la faticosissima raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare sul Disegno Di Legge Rodotà, che il mondo politico dei “professionisti dei beni comuni” era estremamente chiuso e polarizzato: tali sono state le resistenze identitarie che molte realtà in lotta per i beni comuni non solo non hanno aiutato la  raccolta firme, ma addirittura hanno avversato il Comitato Rodotà con metodi […]

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