Domenica 23 ottobre si terrà a Milano, presso la Cascina Occupata Torchiera, Piazzale Cimitero Maggiore 18, il convegno “La nonviolenza nell’era dell’emergenza”, organizzato da Resistenza Radicale e Generazioni Future, con il supporto del collettivo R.EM – Resistere alle emergenze. Il convegno sarà l’occasione, per tutte le persone ed i gruppi che negli ultimi due anni e mezzo si sono opposti alle politiche emergenziali dei governi, per approfondire l’analisi della situazione attuale e per analizzare la teoria e la pratica della nonviolenza come metodo di resistenza; per confrontarsi e discutere sulle strategie di lotta adottate sino a oggi e da promuovere in futuro; e per dare il via a un percorso comune, di formazione teorica e pratica. Il convegno comincerà alle 9:30 per terminare alle 18:15. La mattina sarà introdotta da un intervento sui fondamenti teorici e pratici della nonviolenza; sarà poi dedicata all’analisi delle attuali forme di violenza strutturale, culturale, diretta, che subiamo dai sistemi di potere. Nel pomeriggio sarà possibile ascoltare i Racconti di lotta nonviolenta: testimonianze dirette di azioni e campagne di disobbedienza civile del passato e del presente. Seguirà poi un momento di confronto e dibattito su quanto appena esposto. Relatori e relatrici degli interventi sono: la formatrice Anna Bassi, il politico e attivista Sergio D’Elia, il giornalista Franco Fracassi, il medico Giovanni Frajese, il poeta e filosofo Marco Guzzi, la giornalista Germana Leoni von Donhany, il giurista Ugo Mattei, l’attivista Linda Maggiori, l’editore e attivista Giulio Milani, l’attivista e performer Davide Sabatino, l’attivista professore e psicologo Aligi Taschera, il “professor-studente” attivista Davide Tutino, l’attivista e scrittore Majid Valcarenghi. Il sito web con il programma dettagliato della giornata e le info: https://convegnononviolenza.wordpress.com Per informazioni, potete contattare il Comitato al seguente indirizzo e-mail: convegnononviolenza@gmail.com |
Scopro così che Valcarenghi nudo è ancora adamiticamente geneticamente originario come me e quel circa 10% di non-bucati, e in spirito quasi mi viene di restituire uno dei polli arrosto rubati al camion capitalista assaltato in quel fatidico Lambro ch’egli ben sa. E facezie-provos a parte, apprezzo dunque l’iniziativa, che mi ricorda i decenni ormai lontani trascorsi in momenti similari che all’epoca (anni ’90) passavano inosservati (o meglio “schifati”) dai “professori” e “giornalisti” varii di questa pene-isola (anzi pen*-isol* come scriverebbero ormai i neolinguizzati). Meglio tardi che mai, la Pratica Libertaria aspetta da tanto i suoi figliuoli prodighi. Make l’uov, not tuorl. Pardon, make love not war. Meglio una Cascina oggi che un Hub ieri.