Maurizio Davi

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Nvidia invade Marte

5 trilioni di $ di capitalizzazione. 5.000 miliardi di $ in un mondo dove vivono 8,2 miliardi di persone. 609 $ di valore di mercato per ogni essere umano presente sulla faccia della Terra.

Avendo ormai il pieno potere sul pianeta da noi abitato, perché non espandersi su Marte ?

Luciano di Samosata (autore satirico greco del II secolo d.C.) scrisse la “Storia vera”, che, con tutta probabilità, è il primo romanzo fantascientifico che si ricordi. Nel prologo dichiara che nell’opera solo una cosa è vera, ovvero che non c’è nulla di vero. La sua fantasia ci porta alla grande battaglia tra i Lunari (popolo della Luna) e i Solani (abitanti del Sole). Noi ne approfittiamo, spinti dalla bramosia di potere degli “invidiosi” (il popolo di Nvidia) per immaginare la loro conquista di Marte (abitata dai marziani). Gli invidiosi capitanati da Jen Hsun Huang, Presidente di Nvidia contano su …

80.000 Cavalcavvoltoi e 20.000 cavalieri montati su «alidinsalata». Questi «alidinsalata» sono uccelli enormi, con tutto il corpo fittamente ricoperto, invece che di penne, di insalata, e con le ali proprio precise identiche a foglie di lattuga. Accanto ai Cavalcalidinsalata erano schierati i Miglioboli e gli Agliomachi. Erano venuti come alleati anche truppe dallOrsa, 30.000 Pulciarcieri e 50.000 Ventocorridori: i Pulciarcieri cavalcano su pulci giganti, da qui il loro nome; le pulci sono grandi circa quanto 12 elefanti; i Ventocorridori, invece, sono truppe di fanteria, e si muovono nell’aria senza ali, così; indossano tuniche lunghe fino ai piedi, le fanno gonfiare dal vento come vele, e si muovono, sfruttando lo stesso sistema delle piccole imbarcazioni; per lo più questi ultimi, nelle battaglie, fungono da fanteria leggera. Si era sparsa la voce che sarebbero arrivati dalle stelle che stanno sulla Cappadocia anche settantamila Cazzistruzzi e cinquemila Cavalcagrù, che però non ho visto, perché non sono venuti: perciò non me la sento di descriverli, tante erano le storie strabilianti e incredibili che si raccontavano sulla loro natura.L’equipaggiamento era per tutti lo stesso: elmi di gusci di fava (nel loro paese le fave crescono grandissime e molto resistenti); corazze a scaglie sovrapposte tutte di gusci di lupini (le ricavano cucendo insieme le bucce dei lupini, che lassù sono dure e infrangibili come il corno); scudi e spade sono come quelli greci.

mentre i marziani si difendono posizionati così …

L’ala sinistra era formata dai Cavalcaformiconi, : gli animali che montano sono enormi, alati, simili nell’aspetto alle nostre formiche tranne che nelle dimensioni: il più grosso doveva essere sui sessanta metri; e combatteva non solo chi li cavalcava, ma pure i formiconi, validamente, con le antenne. Si diceva fossero più o meno cinquantamila. Alla loro destra avevano gli Aerozanzaroni, in numero di circa cinquantamila anch’essi, tutti arcieri a cavallo di grosse zanzare; a fianco di questi gli Aeroballerini, fanti armati alla leggera, però quanto mai bellicosi: da lontano lanciavano con la fionda ravanelli giganteschi e chi veniva colpito non poteva resistere neanche un momento: moriva all’istante, mentre dalla ferita si sprigionava un fetore terribile, perché – a quanto si mormorava – intingevano i loro proiettili in veleno di malva. A loro stretto contatto vennero piazzati i Gambifunghi, fanteria pesante, addestrati per il combattimento ravvicinato, in tutto un diecimila: si chiamano Gambifunghi perché usano come scudo un cappello di fungo e come lancia un gambo d’asparago. Vicino a questi stavano i Canecazzi, inviati dagli abitanti di Sirio, cinquemila: si trattava di uomini con il muso di cane che combattevano a cavalcioni di cazzi alati. Secondo voci, pareva mancasse ancora parte dei rinforzi alleati, precisamente i Frombolieri mandati a chiamare dalla Via Lattea e i Nubicentauri. Questi ultimi sono poi arrivati quando le sorti della battaglia erano già decise; e magari non fossero mai arrivati! I Frombolieri invece non si sono presentati proprio; …”

Gli “invidiosi” hanno così dichiarato guerra a Marte, l’invasione è avvenuta (casualmente) il giorno 28 ottobre dell’anno 2025.

In quel dì il CEO di Nvidia ha sbalordito i terrestri mostrando una proiezione di 500 miliardi di dollari di ordini (concentrati per la maggior parte nei prossimi 5/6 trimestri) di chips di ultima generazione Blackwell, che genereranno altrettanti ricavi cumulati (esclusa la Cina). I suoi clienti (Microsoft, Amazon, Google (Alphabet), Meta, Tesla, OpenAI alias ChatGPT), “vogliono” 20 milioni di GPU e sono disposti a pagarle 25.000 $ cadauna.

Il mondo dell’AI, degli umanoidi, è già in noi, così come il reddito di sopravvivenza per una quantità sempre maggiore di persone, chissà se ce ne siamo accorti.

Prima dell’annuncio del 28 ottobre da parte del CEO di Nvidia, le attese degli analisti erano che l’azienda ottenesse ricavi, nel 2026, per 207,32 miliardi e nel 2027 per 281,3, per cui eravamo intorno ai 490 miliardi (450 dei quali derivanti da GPU, ovvero circa il 90%) nel biennio.

Va da sé che, siccome il Sig. Huang ha annunciato il 28 ottobre ben 500 miliardi solo di Blackwell e Rubin (se sarà tutto vero) le vendite e gli utili saranno ancora maggiori a quelli già stratosferici previsti.

Riflettiamo un attimo sui 300 miliardi di ricavi che dovrebbe realizzare Nvidia nel 2027 e che potrebbero determinare oltre 200 miliardi di utile netto e rapportiamoli agli 8,2 miliardi di abitanti del pianeta Terra : corrisponderebbero a 24,39 $ di utile netto per ogni singolo essere umano in vita sul pianeta. Poichè gli utili di Nvidia sono, ad oggi, costi (investimenti) per i suoi clienti,

chi compra i suoi chips (e permette a questa azienda di ragionare con i numeri visti prima) lo fa solo perchè pensa di riuscire (in un futuro più o meno breve) a vendere al pubblico servizi di intelligenza artificiale (tipo ChatGPT) e quindi crede che miliardi di persone pagheranno l’abbonamento.

Per ora però OpenAI, come si desume dal bilancio appena pubblicato da Microsoft (… “We have an investment in OpenAI Global, LLC (“OpenAI”) and have made total funding commitments of $13 billion, of which $11.6 billion has been funded as of September 30, 2025. The investment is accounted for under the equity method of accounting, with our share of OpenAI’s income or loss recognized in other income (expense),net….”https://www.theregister.com/2025/10/29/microsoft_earnings_q1_26_openai_loss/)

mostra:

  • Una perdita di ~11,5 miliardi di dollari nel trimestre;

  • ricavi di 4,3 miliardi di dollari nella prima metà del 2025.

Quindi i numeri non sarebbero troppo belli. Ma se i 200 miliardi di $ di utile netto che realizzerà Nvidia corrispondono a 24,39 $ per ogni essere umano presente sulla faccia della Terra, i servizi di AI che verranno prodotti da chi oggi acquista i Blackwell ed i Rubin da quella azienda a quanto dovranno essere venduti ? Ovvero ognuno degli 8,2 miliardi di persone esistenti sul nostro pianeta “pagherà” davvero 70 / 80 $ all’anno per usufruire di ChatGPT o di qualcosa di simile ?

Ed ecco che, probabilmente, facendo riflessioni simili gli “invidiosi” hanno deciso di invadere Marte. Chissà mai che non venga imposto anche a tutti i marziani di sottoscrivere e “donare” soldini per l’abbonamento a ChatGPT.

Intanto i vertici di Nvidia incassano dalla vendita, che stanno facendo a piene mani, delle azioni della società. Saranno preoccupati del fatto che siccome le GPU (la cui vita tecnologica potrebbe tendere ai 3/4 anni) diventeranno ogni anno più potenti gli acquisti da parte dei suoi clienti potrebbero nella realtà essere inferiori alle attese perchè attenderanno quelle nuove ? E chi ha riempito oggi i suoi “magazzini” dovrà anche svalutarne il valore ?

Ma se nella “Storia vera” a combattere erano 80.000 Cavalcavvoltoi e 20.000 Cavalcalidinsalata aiutati da 30.000 Pulciarcieri e 50.000 Ventocorridori contro 50.000 Cavalcaformiconi e altrettanti Aerozanzaroni, aiutati dagli Aeroballerini e dai Gambifunghi, per avere successo nell’invasione di Marte saranno necessari “Data Center” adeguati. E allora, come fare se il collo di bottiglia non fossero i chips di Nvidia ma sarà l’energia necessaria per farli funzionare ?

Secondo l’IEA il consumo di elettricità dei “Data Center” a livello globale raddoppierà da ora al 2030 arrivando a quasi 1.000 TWh, in un mercato che in Usa dipende fortemente dal gas naturale (oltre il 50% della generazione prevista).

Una domanda: in reti che andranno sotto pressione si darà priorità a soddisfare le esigenze dei “Data center” o quelle domestiche ?

I cluster di unità di elaborazione grafica (GPU), chip specializzati che gestiscono calcoli complessi ad alta velocità progettati per accelerarli, consumano energia in modo assai importante. A ciò va aggiunto che per massimizzare la potenza di calcolo i “Data Center” ospitano più server in uno spazio limitato generando maggior calore, per cui per mantenere delle temperature operative ottimali sono necessari consumi importanti di energia per il raffreddamento. Se a ciò sommiamo che i modelli di intelligenza artificiale apprendono ed elaborano dati in modo ininterrotto, ovvero hanno un consumo continuo di risorse energetiche (24 ore su 24) ci risulta facilmente evidente il potenziale problema.

Pensate che ormai buona parte della crescita del Pil americano è dovuta agli investimenti guidati dallAI in attrezzature e software, con aziende tecnologiche come Meta, Microsoft, Amazon e Alphabet che hanno raddoppiato il loro Capex portandolo ben oltre i 100 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2025.

L’aumento della costruzione di “Data center” è superiore al 10 % su base annua, superando tutti gli altri settori privati, mentre le importazioni di hardware per l’AI hanno raddoppiato le medie a lungo termine, ed il boom delle azioni legate allIntellogenza Aritificiale ha aggiunto 5 trilioni di dollari di ricchezza, alimentando 182 miliardi di dollari di spesa dei consumatori (un sesto dellaumento totale dellanno, secondo JPMorgan), anche se concentrato solo tra i redditi più alti.

Quindi tutto bene sul pianeta Terra,

salvo l’incidente di percorso di META.

Gli utili “corrono” verso Marte, poi se ci sono sempre meno persone che lavorano, pazienza.

E mentre il mercato azionario americano, trainato da Nvidia, vola verso il pianeta “rosso”,

con la capitalizzazione di mercato ormai intorno al 225% rispetto al PIL, c’è anche chi sembrerebbe accumulare invece cash, dismettendo azioni. Lui è Warren Buffett (Warren Buffetts Berkshire Hathaway reports a record high cash balance of $381.7 billion. Buffett sold a net -$6.1 billion worth of stock last quarter).

Erano le ore 20 del 30 ottobre del 1938, quando George Orson Welles (Kenosha, 6 maggio 1915 – Los Angeles, 10 ottobre 1985) si divertì molto. Oggi diremmo che fosse un burlone. “Signore e signori, vogliate scusarci per l’interruzione del nostro programma di musica da ballo, ma ci è appena pervenuto uno speciale bollettino della Intercontinental Radio News. Alle 7:40, ora centrale, il professor Farrell dell’Osservatorio di Mount Jennings, Chicago, Illinois, ha rilevato diverse esplosioni di gas incandescente che si sono succedute ad intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo verso la Terra ad enorme velocità … “alle 20:50 un oggetto fiammeggiante di grandi dimensioni, ritenuto un meteorite, è precipitato in una fattoria nei pressi di Grovers Mill, nel New Jersey” …” …“ il terreno è coperto di frammenti di un albero che l’oggetto ha investito toccando terra. Ciò che posso vedere dell’oggetto non assomiglia molto a un meteorite, o almeno ai meteoriti che ho visto prima d’ora. Sembra piuttosto un grosso cilindro…” … “Un momento! Sta accadendo qualcosa! Signori e signore, è terrificante! L’estremità dell’oggetto comincia a muoversi! La sommità ha cominciato a ruotare come se fosse avvitata! La cosa deve essere vuota all’interno! Si muove! Guardate, si svita, si svita, dannazione! State indietro, là! State indietro! Lo ripeto! Può darsi che ci siano degli uomini che vogliono scendere!” … “Signore e signori, è la cosa più terribile alla quale abbia mai assistito… Aspettate un momento! Qualcuno sta cercando di affacciarsi alla sommità… Qualcuno… o qualcosa. Nell’oscurità vedo scintillare due dischi luminosi… sono occhi? Potrebbe essere un volto. Potrebbe essere…” …“Signore e signori, devo riferirvi qualcosa di molto grave. Sembra incredibile, ma le osservazioni scientifiche e l’evidenza stessa dei fatti inducono a credere che gli strani esseri atterrati stanotte nella fattoria del New Jersey non siano che l’avanguardia di un’armata di invasione proveniente da Marte”.

Aveva 23 anni Orson Welles, quando alla radio raccontò l’attacco dei marziani alla Terra scatenando il panico in buona parte degli Stati Uniti. Disse lo stesso Orson in seguito: “Furono le dimensioni della reazione ad essere sbalorditive. Sei minuti dopo che eravamo andati in onda le case si svuotavano e le chiese si riempivano; da Nashville a Minneapolis la gente alzava invocazioni e si lacerava gli abiti per strada. Cominciammo a renderci conto, mentre stavamo distruggendo il New Jersey, che avevamo sottovalutato l’estensione della vena di follia della nostra America”.

Se all’epoca i “marziani” invadevano la Terra, oggi gli “invidiosi” riusciranno a fagocitare Marte ?

Siccome Luciano di Samosata nel prologo della “Storia vera” ha dichiarato che nell’opera solo una cosa è vera, ovvero che non c’è nulla di vero, non posso che affermare anch’io che in questo report dal titolo “Nvidia invade Marte” non c’è nulla di vero.

Buona settimana.

Maurizio Davi.

Il report è un mero strumento informativo sugli accadimenti macroeconomici e non contiene indicazioni o suggerimenti per l’acquisto o la vendita di qualsiasi strumento finanziario sui mercati.

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