• Published On: 8 Luglio 2025

    Spesso il male di vivere ho incontrato Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, l’incartocciarsi della foglia riarsa, il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. (Eugenio Montale, scritta nel 1924, pubblicata in “Ossi di seppia” nel 1925 – Edizioni Gobettiane) L’Italia era sotto il regime fascista, la spesa militare rappresentava una quota significativa del bilancio statale,* * In “The Economic History of Italy 1860-1990”, Vera Zamagni (1993), stima che negli anni ’20 la spesa militare rappresentasse una quota significativa del bilancio statale (circa il 20-25%) essendo fortemente influenzata dai costi residui della Prima Guerra Mondiale (es. pensioni di guerra, manutenzione di infrastrutture militari, ecc.). l’economia scricchiolava, i vincoli imposti dai trattati di pace (post Grande Guerra) creavano tensioni in tutta l’Europa, tra una crescita faticosa ed un’austerità crescente. E’ il 2025, l’Europa (e l’Italia) è alle prese con una crisi geopolitica legata ai conflitti in Ucraina e nel Medio Oriente, all’incertezza sul ruolo degli Stati Uniti nella NATO, e alle politiche sui dazi. La proposta di portare la spesa militare al 5% del PIL entro il 2035 (contro l’attuale [...]