webmaster

Share

Già Goebbels diceva che una menzogna ripetuta un milione di volte diventa verità;

inversamente, possiamo dire che una verità taciuta un milione di volte diventa menzogna.

Non è un caso che la Soluzione Finale sia stata un segreto di Stato gelosamente custodito fin dalla sua programmazione. Questa segretezza aveva anche offerto un alibi per non prendere posizione, per restare in quella “zona grigia” di cui Primo Levi scrisse a lungo: “se fosse stato vero – si ripeteva chi desiderava sottrarsi dal prendere posizione – la stampa lo avrebbe riportato”.

Sin dalla sua fondazione, l’ANPPIA ha sempre combattuto questi fenomeni, si è sempre proclamata contraria a quella sindrome di indifferenza, anzi di complicità, che genera le catastrofi a cui i nostri padri costituenti si sono opposti. E non può restare indifferente di fronte a un caso come quello che vede coinvolto il fondatore di Wikileaks.

Julian Assange non ha commesso alcun crimine. La persecuzione giudiziaria a cui è sottoposto maschera il tentativo di punire un giornalista che ha svolto in maniera innovativa il proprio diritto/dovere di informazione, al fine di evitare che il suo esempio possa venir seguito da altri. Ad essere in gioco è quindi, oltre alla sua persona, che andrebbe in ogni caso tutelata, la libertà di espressione, la possibilità di una stampa che svolga la funzione pubblica dell’informazione nel modo più completo possibile, la democrazia tout court.

Fedele alla sua missione di onorare l’eredità morale dei perseguitati e prigionieri politici dell’epoca fascista, l’ANPPIA ha deciso di prendere posizione offrendo simbolicamente la tessera dell’associazione ad Assange e ai giornalisti di WikiLeaks per ribadire l’importanza cruciale della lotta a favore della libertà di stampa e del nostro diritto all’informazione, bene comune cruciale per ogni sistema politico.

Il 7 luglio alle ore 18, presso il Polo del ‘900 di Torino, l’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Antifascisti (fondata da Pertini e Terracini) consegnerà la tessera onoraria di socio a Julian Assange, riconoscendo in lui un perseguitato politico, per avere divulgato, durante la sua attività di giornalista investigativo, informazioni sui crimini di guerra commessi dalle forze statunitensi. Da oltre tre anni nelle carceri di massima sicurezza londinesi ora il governo britannico, per firma del proprio ministro degli esteri Priti Patel, ha autorizzato l’estradizione negli USA, si è in attesa del ricorso per questa decisione.

Alla cerimonia interverrano:

Stella Moris – Moglie di Julian Assange

Kristinn Hrafnsson – Direttore di Wikileaks

Stefania Maurizi – Giornalista

Leave A Comment

  1. elena 6 Luglio 2022 at 19:03 - Reply

    Un atto di vera civiltà che avrebbe dovuto fare chi sta al governo.
    Ogni volta che penso alla vicenda, prego per lui.

    • Eva 12 Luglio 2022 at 13:08 - Reply

      G. riferì la frase contro i suoi nemici, quelli che avevano distrutto secondo lui la sua nazione. La frase come la proponete voi è un falso storico, inoltre ogni volta fate passare i comunisti massacratori di persone con i Gulag, come delle educande. Fate ridere!

  2. Scartabagat 6 Luglio 2022 at 19:08 - Reply

    Quando l’ europa ha detto: “abbiamo voluto ricordare all’Egitto che “l’Ue condiziona i suoi rapporti con i Paesi terzi al rispetto dei diritti umani e civili come ribadiamo in tutte le nostre risoluzioni” avrebbe dovuto ricordarlo anche a qualche altro paese terzo. Ma per farlo servono statisti veri con personalità credibili, con la schiena dritta e il senso dello Stato, spariti per sempre , son rimaste le elite. Pigliainculo e quaquaraquà garantiscono meglio stabilità e immunità di greppia, alla maggioranza degli elettori probabilmente basta e avanza.

  3. Valeria Dalla Bona 7 Luglio 2022 at 16:44 - Reply

    ” Sindrome di indifferenza e di
    complicità che genera catastrofi”, e che è diffusissima anche ai nostri giorni come lo era appunto nell’era nazi-fascista! È per via di questa vergognosa viltà, che spesso si cela dietro comportamenti e proclami ipocriti, che interi popoli hanno consentito il saccheggio dei beni comuni e ambientali da parte di governi aberranti e l’umiliazione dei più fondamentali diritti umani. Il caso di Julian Assange ne è un clamoroso emblema………

  4. Licia 21 Luglio 2022 at 22:03 - Reply

    Quello che hanno fatto e fanno ad Assange ripete nella storia il male fatto a Cristo. Assange ha compiuto azioni eroiche svelando dove si annida il Demonio dei nostri tempi e per questo è martirizzato non solo dai suoi carnefici ma anche dalla totale indifferenza al male di tutti.

Related Posts