CHI SIAMO

Siamo cittadine, cittadini e associazioni impegnati nella tutela del verde urbano, tra cui il Comitato TAM (Tutela Alberi Monteverde) e l’Associazione Amici di Villa Pamphilj. Ci battiamo per fermare l’abbattimento di 43 pini nella pineta storica del Giglio, a Villa Pamphilj, che il Comune di Roma ritiene gravemente malati.

COSA SOSTENIAMO

Contestiamo le conclusioni del Comune riportate nella relazione paesaggistica del 2022: gli alberi sono sani e lo dimostra una recente perizia di un esperto dottore forestale. Negli ultimi anni, infatti, sono stati sottoposti a cure che ne hanno migliorato lo stato di salute.

Anche se è prevista la piantagione di nuovi esemplari, un grande albero ha un valore insostituibile: assorbe 20-30 volte più CO₂ rispetto a una giovane pianta e contribuisce all’equilibrio ecosistemico. L’abbattimento cambierebbe irrimediabilmente il paesaggio della Pineta Storica di Villa Pamphilj sottoposta a vincoli ambientali.

COSA ABBIAMO FATTO PER FERMARE GLI ABBATTIMENTI

Presentato 3 diffide agli Enti competenti e ai Carabinieri del Gruppo Tutela del Patrimonio Culturale.

Organizzato un presidio al Campidoglio per chiedere risposte concrete.

Realizzato eventi e iniziative di sensibilizzazione per informare la cittadinanza.

UNISCITI A NOI!

Difendiamo insieme questo patrimonio storico, paesaggistico e ambientale prima che sia troppo tardi.

Per info e aggiornamenti:

3407915916

 

Di seguito l’articolo pubblicato da Comune Info

“Stiamo perdendo un numero inimmaginabile di alberi ogni minuto a causa di incendi, siccità, aumento esponenziale di malattie arboree e deforestazione industriale. E in Italia le amministrazioni decidono che sia meglio continuare ad abbattere invece di proteggere” 

(Comitato Tam)

“Gli alberi non solo fanno paesaggio, hanno una vitale funzione sulla nostra salute e su quella del Pianeta, ma costituiscono spesso un ancestrale legame affettivo a storie e vicende locali.  In poche parole entrano a far parte della comunità medesima in cui sono radicati” 

(Daniele Zanzi)

Roma, Monteverde: nella pineta storica di Villa Pamphilj la scorsa domenica abitanti del quartiere, comitati e associazioni per la tutela del verde urbano, famiglie, attiviste e attivisti che hanno a cuore i beni comuni, si sono incontrati per un ecopicnic dedicato ai pini dichiarati da abbattere dal Comune di Roma. Interventi politici, artistici, poetici, si sono susseguiti nel corso della giornata. Già nelle scorse settimane Luca Maura, dottore forestale, aveva effettuato una perizia tecnica sulla salute dei pini per conto del comitato Tam e sono state presentate tre diffide a cura della presidente avvocata Curatola.

Purtroppo non è una tragedia che riguarda solo villa Pamphilj e le altre Ville storiche, ma è sotto gli occhi di tutti come il Dipartimento Ambiente del Comune di Roma sembra prediligere una linea demolitoria dei grandi alberi, senza tener contro del Regolamento del Verde. In ogni municipio dal 2021 sono aumentati gli abbattimenti di pini e altri alberi maestosi. In parte a causa dell’incuria e dei danni fatti dall’uomo agli apparati radicali degli alberi negli anni precedenti che hanno fortemente compromesso lo stato di salute degli alberi, in parte perché si preferisce abbattere e mettere a dimora piccoli alberi giovani con i fondi del PNRR.

Ne parla anche Daniele Zanzi (noto agronomo di fama internazionale, tra i massimi esperti di alberi monumentali e stimato conoscitore e studioso della biologia e fisiologia degli alberi) nelle ultime interviste, di come i fondi del PNRR invece che essere utilizzati per prenderci cura del nostro patrimonio arboreo vengano sfruttati per creare lavoro e quindi abbattere, piantare piccoli alberi, vendere la legna alle aziende di biomasse. Un ecocidio sotto i nostri occhi.

“Mentre le città metropolitane soffocano, la riforestazione rischia di restare una promessa vuota – ha spiegato Roberta Persia di Report nella puntata Il seme della discordia, del 2 febbraio scorso – Nel 2022, il PNRR prometteva 6,6 milioni di alberi con 330 milioni di euro. Nel 2024, l’obiettivo scende a 4,5 milioni di alberi e 210 milioni. Il problema? Mancano gli alberi. I tempi del PNRR hanno imposto una logica economica alla crescita degli alberi. Con una produzione insufficiente, si è optato per contare anche i semi, trasformando la riforestazione in un’operazione contabile. La Corte dei Conti ha sollevato dubbi sulla gestione, ma il Governo ha eliminato il “controllo concomitante”, abdicando alla trasparenza. Mentre le Città Metropolitane soffocano, la riforestazione rischia di restare una promessa vuota”.

Il dramma è che i piccoli alberi nuovi piantati difficilmente riescono a sopravvivere, e oltretutto ne servirebbero milioni per controbilanciare gli abbattimenti dei grandi alberi.

Quanti alberi sono stati abbattuti a Roma dal 2021? Siamo in attesa di ricevere dall’amministrazione capitolina il bilancio arboreo aggiornato che nel rispetto del Regolamento del Verde deve essere pubblicato annualmente (e siamo fermi al 24 settembre 2021). Da Talenti a Ostia, fino al centro storico, al bosco di Manziana, e a moltissime province d’Italia: è un problema molto serio che riguarda tutti e le generazioni future.

Questa non è una “lotta” contro un nemico, è una presa di coscienza ecosofica, un’assunzione di responsabilità collettiva, ecco perché si sta generando un movimento trasversale, che si ricollega a quanto con Zona Verde* avevamo iniziato a creare a Villa Pamphilj nel 2021, quando all’indomani della pandemia ci siamo incontrati dal vivo in ecopicnic osservando i primi abbattimenti per un progetto di riqualificazione urbana.

È il momento di invertire radicalmente la rotta: riqualificazione urbana non deve significare distruzione degli alberi per il profitto di pochi, ma cura del verde e del patrimonio arboreo. Per questo ci incontriamo anche domenica 23 febbraio a Villa Pamphilj, nella Pineta vicina ai campi di polo e ai lecci che hanno appena abbattuto, per un cerchio di dialogo e un ecopicnic aperto a tutte e tutti.