• Published On: 2 Gennaio 2022

    Il 29 Dicembre 2021 il governo ha adottato ulteriori misure restrittive “di contenimento dell’epidemia”, come ad esempio l’estensione del Green Pass rafforzato dal 10 gennaio 2022 fino alla cessazione dello stato di emergenza per l’accesso ad alberghi, feste civili o religiose, sagre, ristoranti all’aperto, piscine, centri culturali, sociali e ricreativi persino per la attività all’aperto. Inoltre, il Green Pass rafforzato è ora necessario per l’accesso e l’utilizzo di tutti i mezzi di trasporto pubblico. Appare tuttavia chiaro come l’irrigidimento delle restrizioni per i non vaccinati nulla abbia a che vedere con il contrasto all’epidemia. È infatti evidente che anche i vaccinati contagiano, e che anche i vaccinati ricadono nella malattia. L’esclusione da attività svolte all’aperto, poi, più che da intenti di prevenzione dal contagio e tutela della salute sembra causata dalla volontà di stigmatizzare e punire tutti coloro che non si sottomettono all’arbitrio delle misure governative. Le misure adottate, pertanto, si sostanziano esclusivamente in una discriminazione in violazione dell’Art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana. In assenza dei presupposti giuridici, prima e più che medici, per adottare un obbligo generalizzato di vaccinazione, la decisione di sottoporvisi o meno resta libera formalmente, ma in assenza di vaccino non si può liberamente decidere, per esempio, di uscire dal Paese, […]

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