Pubblichiamo la seconda risposta ottenuta dal Garante della Privacy sulle domande che l’Osservatorio aveva rivolto alla Autorità in materia di FSE e trattamento dati.
Il documento, soddisfacente ed esaustivo, Ci conforta della volontà del Garante di presidiare i diritti dei cittadini.
Infatti, riferisce l’Authority, anche a seguito del recente intervento normativo, che ha escluso la necessità del consenso espresso all’alimentazione del fascicolo sanitario elettronico, “una volta alimentato, il FSE sarà accessibile, nella sua interezza, solo dall’interessato”. Il Fascicolo, infatti, “potrà essere consultato dai professionisti sanitari che avranno in cura l’interessato esclusivamente se lo stesso presterà uno specifico consenso (c.d. “consenso alla consultazione”)”.
Quanto alla raccolta dei dati per fini di carattere scientifico, il Garante precisa che sussiste un efficiente sistema di protezione dei dati sensibili, che ha già riscontrato il parere favorevole dell’Autorità.
Infine, il Garante dà altresì conto del fatto che sono stati predisposti e aggiornati nel tempo diversi documenti informativi pubblicati sul Suo sito ufficiale, cui si rinvia per la lettura e l’approfondimento; da ultimo, l’Infografica sul FSE (giugno 2020, doc. web n. 9426939) e le FAQ (https://www.gpdp.it/faq/fascicolo-sanitario

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  1. laura 19 Ottobre 2021 at 09:40 - Reply

    Grazie. Il mio FSE fu ATTIVATO ABUSIVAMENTE dal centro donatori, prima che io avessi firmato il consenso, e quando ho chiesto di revocarlo, una volta letto il documento e rifiutata la firma, mi hanno risposto che era impossibile. Alla mia protesta hanno detto che “ma lei mi ha dato la tessera sanitaria….” ovvero con quella oramai era attivo e che se non usato si sarebbe disattivato automatiamente (?).
    Il FSE era attivo, verificato dal medico curante, entrata col semplice codice fiscale. Io non ci sono mai entrata, mai avuto PW….
    Alla ASL mi hanno detto che è un grave illecito, oramai credo depenalizzato, ma che per disattivarlo dovevo andare alla Regione e loro non potevano fare niente.
    Purtroppo non ho avuto l’ennesima giornata libera da spendere in queste lotte ….infinite.

  2. Arianna Sacerdoti 18 Dicembre 2021 at 09:31 - Reply

    Salve, mi chiamo Arianna Sacerdoti, ho 42 anni e sono di Napoli. Subisco da mesi gang stalking e mi hanno incendiato la casa in maniera dolosa. Non so a chi fare appello per salvare la vita mia e dei miei cari. Ho anche subito revenge porn e sono probabilmente in tv o comunque nei media senza autorizzazione. Grazie

  3. Arianna Sacerdoti 18 Dicembre 2021 at 09:32 - Reply

    P.s. Aggiungo che sono di origini ebraiche e sono stata attivista di sinistra contro la riforma Gelmini dell’Università.

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