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di Ugo Mattei

La situazione politica successiva al golpe bianco, con cui Mattarella e Draghi tentano di rafforzare la propria agenda di estremismo finanziario atlantista, rende sempre più chiaro che la mancanza di unità e di ambizione del fronte antisistema (che il mainstream ribattezza antiscienza) rende la data del 25 settembre del tutto irrilevante per chi si proponga come obiettivo un vero “regime change” in Italia (uso appositamente la locuzione che gli Stati Uniti hanno utilizzato rispetto a Saddam e Gheddafi). In questa situazione il CLN considera le elezioni un feticcio ormai non più politico. Il solo modo di farle diventare politicamente rilevanti sarebbe stato l’immediato formarsi di una coalizione guidata da una personalità forte e competente, capace di proporsi all’opinione pubblica, nazionale e internazionale, come un antidraghi.

Sarebbe stata necessaria un’alleanza fra i tre o quattro poli che si contenderanno lo stesso elettorato in cerca di un misero 3%, la quale – consapevole del grande dissenso diffuso nel paese reale – avesse provato ad affrontare la soglia di coalizione del 10%. Non c’è stato né il tempo né il coraggio di cimentarsi. Per il CLN, non resta che prendere atto di questa situazione di fatto. Si è persa l’occasione di provare ad attrarre la gran massa degli astenuti che, forse, un’ipotesi così ambiziosa avrebbe potuto mobilitare. In queste condizioni non resta, per il CLN, che una posizione di stretta neutralità. Massimo rispetto per chi decida di partecipare alle elezioni – che noi consideriamo farsa – in qualunque lista antisistema si candidi (si vocifera che qualcuno dei nostri aderenti lo farà), e per chi si batta per l’astensione costituente (come il nostro fondatore Paolo Sceusa). Noi aspettiamo tutti dopo il 25 settembre, e continuiamo a lavorare attraverso i Caucus. Vogliamo costruire, come ormai dovrebbe esser noto, la forza politica necessaria per una campagna autunnale di disobbedienza civile, rigorosamente trasparente e non violenta, volta ad alzare il confronto con i poteri golpisti su tutto il territorio nazionale. Dobbiamo costruire una consapevolezza internazionale intorno al caso Italia, occupata da una potenza straniera estremista. Solo così potremo provare a produrre le condizioni di quella assunzione di responsabilità, da parte di esercito e forze armate, che potrà cambiare davvero il regime. Successivamente organizzeremo, come CLN con tutti i partiti antidraghisti, libere elezioni. Da ciò seguono alcune evidenti conseguenze operative: tutti, ma proprio tutti, possono trovare casa nel CLN, indipendentemente dalla propria scelta di partecipare attivamente o passivamente al plebiscito draghista del 25 settembre. Nessuno che sia coinvolto attivamente in campagne elettorali di un partito, tuttavia, potrà ricoprire ruoli di coordinamento, richiedendo l’organizzazione dei Caucus e dei CLN locali -diffusi per il territorio – un lavoro politico full time, incompatibile con l’impegno da profondersi in una qualsiasi campagna elettorale. I coordinatori che si candideranno dovranno, dunque, rimanere sospesi per la durata della campagna elettorale, diversamente da coloro che pur fondatori o aderenti non svolgano alcun ruolo operativo. Siamo orgogliosi della loro storia e del cammino fatto insieme, ma l’organizzazione dei Caucus deve continuare, ed intensificarsi a fronte dell’accelerazione che la situazione sta prendendo. Sembra, infatti, evidente che dopo il 25 settembre ci saranno solo due scenari possibili. Il primo è quello di un ceto politico che si autodistruggerà definitivamente nell’incapacità di formare un Governo, sotto l’egida di Draghi che comunque manterrà il proprio potere fino al giuramento dei nuovi ministri tricolore e favorirà l’uragano speculativo preludio del default tecnico (con relativa stretta di austerity), che lo stesso Draghi porterà in dote all’asse finanziaria da cui prende ordini.

Il secondo scenario è quello in cui, vincendo la fiamma tricolore, si rafforzeranno alcuni dei tratti più estremi dell’agenda draghista (in particolare il coinvolgimento bellico, il traffico d’armi e la speculazione energetica) riproducendo in Italia una situazione ancor più simile a quella Ucraina. Un governo a trazione di estrema destra (che strizza un occhio a Azov e uno ad Aspen), completamente a disposizione della Nato anche per politiche ulteriormente aggressive, capace di dare all’interno un ulteriore giro di vite alla stretta autoritaria del draghismo. Insomma, due scenari da Chile 1973 in cui molto probabilmente ripartirà la strategia della tensione, infiltrando le piazze e cercando capri espiatori non più soltanto a livello di comunicazione televisiva. Dobbiamo fare grande attenzione e privilegiare sempre le azioni diffuse rispetto a quelle ad alta concentrazione territoriale. Di fronte a tutto questo, si appalesa non tanto la futilità dell’affanno elettorale, quanto piuttosto la necessità assoluta che tutti i fratelli e le sorelle davvero pronti a “mettersi contro” condividano il bisogno di impegnarsi nel CLN, quale che sia il loro coinvolgimento elettoralistico. Senza una rete di protezione sociale, fatta di migliaia di CLN diffusi in tutto il Paese, non sarà possibile né resistere all’aggressione autoritaria prossimo ventura, né provare a creare le condizioni del cambiamento di regime, assolutamente necessario e non procrastinabile se vogliamo difendere i nostri figli e i nostri nipoti. Chiusa la parentesi elettorale, si libereranno forze, oggi impegnate in avventure elettoralistiche, che non possono andare disperse. Di qui, la nostra assoluta neutralità in questo scontro fratricida artatamente determinato dall’arroganza del potere e dalla mancanza di coraggio del nostro campo. Il lavoro del CLN continua e getta un ponte oltre il 25 settembre. È essenziale il sostegno anche finanziario a questo nostro impegno. Le forze produttive del Paese si rendano conto che il sol modo che hanno a disposizione per salvarsi dal pescecane globalista (il quale dopo aver spolpato il lavoro sta ora attaccando la proprietà privata e la piccola e media impresa italiana) è quello di mettere mano al portafoglio dando ossigeno alla nostra azione. Sosteniamo tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità, il CLN e la coop delfino nata per resistere ai pescecani.   Andiamo su www.clnoggi.it o generazionifuture.org Doniamo con generosità: è un piccolo investimento per provare a difendere ciò che ci sta a cuore.

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  1. Sauro Baruzzi 1 Agosto 2022 at 15:50 - Reply

    Sono d’accordo e speriamo bene. Sauro

  2. Emanuela Maccherini 1 Agosto 2022 at 15:58 - Reply

    Ma siamo sicuri che non c’è speranza?

  3. Patrizia 1 Agosto 2022 at 17:08 - Reply

    Ogni cosa inizia da 1+1+1+1+1…..
    Le emozioni e i pensieri viaggiano velocissimi e già toccano la meta.
    La rete delle nuove informazioni tesse lentamente il suo tessuto.
    Non dobbiamo temere, il regno della consapevolezza presenterà la sua corona.
    Per quanto sia lontano l’orizzonte da noi ambito, il nostro lento e profondo dirigersi verso….. avrà compimento.
    Godiamo di queste gocce di sudore che testimoniano la fatica e assaporiamo la missione di essere uomini.
    Io preferisco non votare, ma non trovo sbagliato dare il voto.
    Non siamo pronti per un elevato astensionismo, sarebbe il caos.
    L’uomo è come il frutto , prima di cadere deve essere maturo.

    • Ame 12 Settembre 2022 at 16:22 - Reply

      È necessario stilare una lista di città che accoglieranno i quesiti referendari proposti dal CLN poiché molti non si recheranno alle urne.

  4. Giovanni 1 Agosto 2022 at 21:02 - Reply

    Non sono convinto che promuovere l’astensionismo sia la scelta adeguata. Posso capire la volontà di superare quello che può essere un tranello elettorale farsa nel quale si rischia di rafforzare le posizioni deviate. Ma, invece di invitare all’astensione, sarebbe opportuno incitare ad informarsi sulle associazioni antisistema che invece hanno scelto di scendere in lizza, fare una scelta oculata e VOTARE. L’astensionismo fa il gioco del sistema. Bisogna informarsi e lottare.

    • Ugo 2 Agosto 2022 at 05:23 - Reply

      Per favore leggere bene. L’ articolo è neutrale su se e chi votare. Io ci andrò per esempio alle urne molto probabilmente. Non è un’ incitazione all’ astensionismo ma una posizione di assoluta equidistanza fra l’una e l’ altra scelta. Nel massimo rispetto.
      Ugo Mattei

      • dottor Ramingo 22 Settembre 2022 at 00:08 - Reply

        Durante Salò il Benito tentò storicamente approcci con la Resistenza per indire, secondo carta fondante la “repubblica”, forme di elezione che “riunificassero” i parlanti lingua italiana.
        A quelle elezioni quale esponente o simpatizzante del CLN avrebbe mai aderito e votato?
        Se il CLN si pone come futuro garante di vere consultazioni popolari dopo la caduta del Regime vigente (analogicamente alla situazione del CLN originario: una tirannia al potere e un Comitato di Liberazione a distruggerla per poi ricostruire da zero), chi partecipa a questo ambito non può certo rispondere alla convocazione elettorale Salò-ttiera (la casta…).
        E in effetti Mattei parlava di attendere le libere consultazioni che il CLN proclamerà a Regime caduto, impegnando noi tutti a farlo franare attivamente e urgentemente, il che non avviene certo accorrendo alle imminenti urne (che siano davvero cinerarie per tutti i cani-ditati).

    • Maria 2 Agosto 2022 at 09:20 - Reply

      Sono d’accordo, diamo voce ai partiti antistema oppure smettiamola di lamentarci. Astenersi non serve a niente, è solo dare più forza agli altri. Votiamo VITA, la coalizione di Sara Cunial, l’unica di cui mi fido davvero.

      • laura 12 Settembre 2022 at 15:23 - Reply

        Maria Condivido! A volte basta fare saltare gli equilibri, metterli appunto uno contro l’altro per farli implodere, oppure immettere un agente esterno, che ALMENO ci faccia sapere bene che giochi stanno giocando con le nostre vite.
        Tanto se non serve a niente…..andiamoci, no? A squadernare i giochi…. (Magari i piccoli partiti poi avranno tempo di organizzarsi insieme). Se è una farsa, anche andarci non cambierà le cose in peggio .

        Cosiglio una illuminante lettura sul nostro paese : IL PROVINCIALE di G. Bocca.
        Alla fine ammettiamolo, siamo un popolino!!!

        • dottor Ramingo 19 Settembre 2022 at 20:27 - Reply

          Laura pure lei con la strategia della “scatoletta di tonno” (detta storicamente “entrismo”)?
          Basta tonni, sia delfina, usi intelligenza e non-compromissione per sapere “che giochi stanno giocando”. Il gioco è il capitalismo. Elementare, Laura. Nessun arcano, nessun santo dei santi, nessuna arca. Banalmente, il Male (il Capitalismo).
          Nessuno partecipi al tavolo del baro. Misconoscete la delega delle vostre Vite.

  5. dott. Ramingo 1 Agosto 2022 at 21:06 - Reply

    Da mai votante nella vita, neppure a 18 anni, e neppure a 98 (qualora disgrazia volesse debba vedere ancora orrori umanoidi per qualche decennio), prendo felicemente atto del fatto che il sempre precisissimo Professor Mattei approvi la posizione (che non conoscevo) di Paolo Sceusa, che è anche (da appunto sempre) la mia: non si partecipa al tavolo del poker del palese baro (tralasciando quanto da me in questo sito già detto sul rifiuto del concetto di “maggioranza” e sulla mia rivendicazione Unanimitarista, la quale comunque apprezza che si rimandi a “libere elezioni” dopo la caduta del regime: anche un astensionista a vita ha un sussulto al cuore ripensando alle “libere elezioni” dopo la caduta del Fascismo, e tripensando che mi e ci tocca rivivere il dover far crollare un regime, dopo esserne stati schiacciati – e purtroppo in massima parte geneticamente mutati – da quell’infame 9 marzo 2020).
    Plaudo alla definizione del comune nemico di ogni Uomo (e ovviamente Donna, e Vecchio e Bambino) del Pianeta Terra data dal Professor Mattei: “estremismo finanziario atlantista”. Lo si abbatta, e si sparga sale.

  6. Giuseppina 19 Agosto 2022 at 00:04 - Reply

    Purtroppo mon mi è chiaro come intenda il prof. Sceusa quantificare l’astensione costituente! Pensavo nel ricevere, per raccomandata a/r le nostre tessere elettorali. Andrei immediatamente alla Posta se così fosse, ma davvero non ho capito… Poi altri 5 euri li donerei anche a Lei, prof. Mattei, perché è un uomo di grande Etica… Le giungano le mie benedizioni, e che possa vivere altri 99 anni almeno!!!
    In ultimo, se possibile, desiderei che fosse ri-postata in qualche modo la Sua illuminante intervista, fatta da Mario Tognocchi… sparita immediatamente da YouTube…. Grazie

  7. ScartaBagat 25 Agosto 2022 at 21:49 - Reply

    Mi pare ci sia un po’ di confusione. E’ chiaro che i milioni di voti(pare che almeno il 10% degli italiani non abbia fatto il vaccino) di chi è contrario a questo sistema avrebbero potuto sicuramente essere usati meglio e non spregati in partitini che per invidia e gelosia si contenderanno un 3% e forse nemmeno. Ma il voto in questo momento è un dovere di ogni spirito libero , un segno che c’e’ ancora una resistenza in questo paese, non si puo’ essere neutrali oggi,scherziamo. Tra chi, pur con enormi difetti ed errori, ha deciso di rappresentare la società delle persone ancora sane e civili e chi ci vuole cavie da laborarorio noi non sappiamo decidere e restiamo neutrali?,veramente possiamo avere dei dubbi? Il sistema deve sapere che una parte del paese è ancora viva e disposta a resistere: quei partitini antisistema sono improvvisati, poco preparati, hanno mille difetti? li giudicheremo dopo le elezioni, l’importante adesso è dare un segnale.

  8. dottor Ramingo 26 Agosto 2022 at 15:50 - Reply

    Mai pensato di RFIUTARE TOTALMENTE il “Sistema” e ripartire dalla Propria Vita?
    Non votare, non dare del “Lei” al birro di turno, non applaudire il politico di passaggio nella piazza cittadina e nemmeno insultarlo, solo ignorarlo, camminargli sui piedi come se non esistesse, e ai “richiami all’ordine” rispondere con un “e cosa mi fai se me ne fotto?”
    Tutti sfrontatamente LIBERI.
    Mai pensato?
    Pensateci.

  9. dottor Ramingo 29 Agosto 2022 at 23:22 - Reply

    In altre parole (inascoltate, inascoltabili?):
    Ci ho messo una infanzia, una pubertà, un’adolescenza e un esame di maturità per diventare “adulto”, quindi libero dai padri (delle stirpi, delle patrie) ed essere Me Stesso, libero individuo con libero arbitrio.
    Non derogo a ciò riconoscendo a chicchessia un qualsiasi ruolo nel mio Unico esistere. Men che meno chi neanche conosco ma è stato “candidato”..
    A cosa? chi è? cosa vuole da me?
    Non sarei Uomo se mi sotto-ponessi a costui.
    Io sono Io.
    Lui non è un cazzo..

  10. Scarta Bagat 30 Agosto 2022 at 18:57 - Reply

    Essere LIBERI in questo paese è diventato un lusso per pochi. Io che da ottobre dell anno scorso pago 15 euro ogni due giorni per andare a lavorare e mi faccio rovinare il naso posso essere considerato libero secondo lei? Forse lei può permetterselo, fortunato. Molti con famiglia han dovuto vaccinarsi per portare a casa lo stipendio e non sono certo meno uomini per questo,anzi hanno sacrificato la loro salute. È chiaro che in queste liste antisistema molti sono lì per una poltrona come han fatto i 5s. Non importa, quello che conta è contarsi, sapere quanta parte di questo paese è composta da persone ancora vive e libere di ragionare. Se saremo abbastanza da poter interessare il sistema forse ci lasceranno in pace, altrimenti il prossimo anno sarà peggio di questo e noi non saremo altro che un gruppo di controllo di persone ancora sane da far sparire appena possibile.

    • dottor Ramingo 31 Agosto 2022 at 00:15 - Reply

      (detto, caro Scarta Bagat, che settanta volte 15 euro ogni due giorni dovranno pagare agli inferi quelli della confraternita della siringa con cappuccio e squdretta…)

      Con l’azione, non con la delega, ci si conta.
      Con la respir-azione, anche, semplicemente. Con ogni manifest-azione di Se Stessi. Solo così ciascuno è Uomo Libero, e non una numerosissima mandria con bovaro democraticamente eletto.

  11. Scarta Bagat 1 Settembre 2022 at 07:02 - Reply

    Quindi anche una vot-azione serve per contarsi. Capisco il suo discorso ma per chi, come dicono gli indiani, non ha saputo o potuto sciegliersi la matrice che alternativa rimane ad un destino da cavia sulla ruota?

  12. dottor Ramingo 1 Settembre 2022 at 13:58 - Reply

    Soluzioni per la cavia: forare la ruota, mordere il dito allo “scienziato”, acquisire dignitosa posizione eretta, smettere di dire “non potevo fare altrimenti”, e fare l’altrimenti, finalmente, gioiosamente. Anche io sono nato “suddito”, ma il proprietario della mia gabbietta ha perso le falangi (anche ideologiche) e sono fuggito, per sempre. Se lo ho fatto io, che sono tutt’altro cheun grosso feroce fortissimo combattente, lo può fare chiunque, se si toglie dall’ipnosi del “non è possibile”., e impara a dire “NO, NO, NO” (cit. Luigi Tenco).

  13. Nemesis 2 Settembre 2022 at 17:23 - Reply

    “Chi tace acconsente”, recita la saggezza popolare, e astenersi dal voto significa esattamente questo, fare un bel regalino all’esistente… Se proprio non si trova un candidato degno di fiducia, si potrà comunque ancora VOTARE PER SE STESSI, recandosi ai seggi per annullare la scheda elettorale scrivendoci sopra le ragioni del proprio dissenso: “non voto perché non conto niente”, ovvero “perché m’avete costretto a vaccinarmi”, oppure anche “perché non ho soldi per sopravvivere” (e chi più ne ha ne metta, ognuno saprà senz’altro trovare un modo personale e colorito per cantargliela, a “lorsignori”). La differenza con il solito scontato (e a mio parere sterile) astensionismo è che di fronte a una protesta di questo genere, specialmente se si riuscisse a reclamizzarla fino a coinvolgere un’adeguata massa di persone, quanti sono ormai abituati a prenderci disinvoltamente per i fondelli potrebbero per una volta cominciare a preoccuparsi, rendendosi finalmente conto che chi oggi invece di rimanersene comodamente a casa si prende il disturbo di esternare il proprio malumore sulla carta, la prossima volta potrebbe invece decidere di portare la protesta direttamente sotto le finestre del Potere e magari neanche più limitarsi alle sole parole…
    Ad ogni modo è chiaro che non si andrà da nessuna parte, finché non si riuscirà a cambiare l’attuale Costituzione, non per niente, e proprio come il nostro invidiatissimo servizio sanitario nazionale, tra le cose più belle del mondo, stando al mantra ripetutoci da generazioni di strapagati imbonitori… E per passare dal pluridecennale regime al tanto sbandierato governo del popolo, bisognerà necessariamente abbandonare la cosiddetta democrazia rappresentativa per passare all’unica vera, cioè quella DIRETTA, sotto stretto controllo di tutti i cittadini: niente più libero mandato (di fregatura) e tanti saluti ai… Furbetti del Parla(me)ntino!…

  14. dottor Ramingo 2 Settembre 2022 at 18:04 - Reply

    Chi tace acconsente?
    Io direi piuttosto: chi non abbaia MORDE.
    Attenti al cane sciolto (io, e chi come me).

    (come mordere? invece che al seggio recarsi infatti sotto casa del “potente”-candidato più vicino e ringhiare senza abbaiare)

  15. Jenny 2 Settembre 2022 at 19:08 - Reply

    Non c’è il meglio, c’è il meno peggio. Se gli indecisi sono tanti (anche più del 50%) e non votano, lasciano decidere agli altri, quelli che votano sempre e scelgono il peggio. Mi riferisco al pd e simili.

    • dottor Ramingo 2 Settembre 2022 at 23:24 - Reply

      Se più del 50% non vota NESSUN GOVERNO HA LEGITTIMITA’ A ESERCITARE ALCUNCHE’, per quanto “burocraticamente” venga comunque investito (speriamo da un Tir).
      Alle leggi a quel punto chi non ha votato può reagire con un saniissimo liberatorio “me ne strafotto”, e nessun gendarme può altro fare che riconoscere moralmente il diritto all’autodeterminazione inivduale, impugnata con spregio. Può sparare, certo, uccidere il refrattario al “governo degli autoeletti”. Generando Rivoluzione nella maggioranza di non collusi con l’elezione invalida.
      Pernacchie, non “X”.

  16. dottor Ramingo 2 Settembre 2022 at 23:26 - Reply

    Se siete servi dentro (anche solo di un meccanismo mentale, il “dover delegare”), mai liberi potrete essere. Forse questo voleva in fondo dire Scarta Bagat citando gli indiani…

  17. Loredana 4 Settembre 2022 at 16:41 - Reply

    Non partecipare alla farsa del voto è in questo momento storico è, a mio avviso, l’unico atto di coerenza con la propria autodeterminazione in quanto essere umano. non si può da una mano lottare contro il potere e dall’altra prestare il fianco al gioco dei perversi politicanti che ci ritroviamo da decenni a banchettare sulle nostre teste. dopo 42 anni di voto ho capito che non ho più voglia di partecipare, la mia vita è diventata veramente mia, di questo stato meschino e arraffone me ne sbatto, convinta che chiunque salirà su quegli scranni non farà la differenza nemmeno se lo volesse davvero. io una manifestazione a Roma la farei prima delle elezioni, non ne avevate una in programma per il 15 settembre?

  18. Nemesis 5 Settembre 2022 at 10:28 - Reply

    Continuiamo pure a lamentarci della Costituzione “tradita”, dimenticandoci però che il voto sarebbe *dovere civico* di ogni cittadino (art. 48), proprio per evitare che a comandare siano pochi furbastri a danno di una massa di petulanti velleitari… E con la stessa coerenza, lasciamo che a vessarci si accomodino per l’ennesima volta emissari di banche e multinazionali “votati da nessuno” proprio perché nelle rare occasioni che si presentano per farci sentire (col voto, ma anche, se non ci fidiamo di alcuno, con l’annullamento motivato della scheda elettorale…) non si trova di meglio che sdegnosamente… disertare le urne(!), ovvero, in definitiva, continuare a far niente in attesa che qualcun altro – non è chiaro chi, come, quando – risolva per noi tutti i problemi, come se poi al tavolo dei “bari” la posta in gioco non fosse precisamente costituita dai nostri beni e ormai perfino dalla nostra stessa sopravvivenza…

    • dottor Ramingo 5 Settembre 2022 at 19:40 - Reply

      Disertare non è affatto attendere.
      E’ uno tra i più nobili gesti.
      E’ girare la schiena al Potere dei pochi (delegati o tiranni autoinsediati che siano), magari dopo un sacrosanto sputo in faccia, e Vivere rifiutando ogni sottomissione.
      Nemesis, lei in guerra arruolato per la patria andrebbe a sparare “perché non si trova di meglio che disertare”, o annullerebbe (come poi?) il comando dell’ufficiale però rimanendo in divisa e in trincea, o come Loredana riprenderebbe in mano la propria vita disertando?
      Non riesce proprio a immaginare una vita priva di sovrastrutture teocratiche (ogni governo lo è: credenza in un sistema)?

      • Nemesis 5 Settembre 2022 at 21:16 - Reply

        In guerra mi sembra che, volenti o nolenti, già ci siamo finiti, di conseguenza se proprio dovrò farlo, un’arma l’imbraccerò per tutelare soprattutto i miei interessi, di qui l’invito a “votare per se stessi” con l’annullamento motivato della scheda (se si ritiene di non dover più dar credito a quanti ancora una volta giurano e spergiurano di volerci rappresentare e tutelare). Ma astenersi proprio NO, sarebbe il classico privarsi degli attributi per far dispetto alla moglie fedigrafa: non toglierebbe niente a chi da sempre ci sgoverna, e niente aggiungerebbe a chi forse potrebbe organizzare un minimo di vera opposizione (e di nuovo NO, non credo all’autogoverno dei singoli e tantomeno delle masse, perché al mondo siamo in tanti e ognuno s’illude di avere la ricetta migliore per starci)…

        • dottor Ramingo 5 Settembre 2022 at 22:39 - Reply

          Meglio ognuno mangi la ricetta che vuole e può o quella che ha delegato un chicchessia a scegliere per lui?
          Nemesis, lei ha davvero le vere ristrettezze, che non sono affatto economiche (in quelle io e chissà quanti più di me vivono da sempre), ma immaginifiche.
          Sa un aneddoto? Quando avevo 18 anni alcune ragazzine della zona votarono il mio nome, che nell’esempio ometto, io ometto dell’epoca :”il-mio-nome-for president”). Non mi pare che ciò abbia stravolto e rivoluzionato il Sistema Ipnotico Ipercapitalista dominante, né che abbia “creato opposizione”.
          Quanto agli attributi, li ha chi, messogli in mano un fucile per andare contro il nemico in guerra, lo punta verso chi glielo ha fornito. E non sono costoro, i refrattari, i ribelli, gli indomiti e indomabili, a tagliarseli. Loro (noi) che li hanno (abbiamo). Sia dei nostri, si liberi del bromuro di Stato ai militari di leva. Guardi il musical Hair. Si eviti e ci eviti guerre e avvelenamenti genetici di massa dando la sua adesione a un gioco perverso.

          • Nemesis 6 Settembre 2022 at 09:19

            Ognuno sceglierà ovviamente la ricetta migliore per i propri gusti, con la speranza di non ritrovarsi a digiunare invidiando pure il misero pasto dell’altro… Per come la vedo io, però, se qualcosa potrà cambiare in Italia non sarà certo per l’astensionismo di una minoranza di potenziali elettori (ma fosse anche una maggioranza, cambierebbe ben poco, per le elezioni politiche non è previsto alcun quorum). Probabilmente chi confida nel non voto otterrebbe prima e di più disertando in massa il posto di lavoro, piuttosto che le urne… e – giusto per fantasticare – se poi un bel giorno si trovasse un accordo per farlo tutti, allora sì che lorsignori dovrebbero imporsi più sobri menù…

  19. Antonello Longo 5 Settembre 2022 at 17:54 - Reply

    “Assunzione di responsabilità, da parte di esercito e forze armate, che potrà cambiare davvero il regime”!?
    Vorrei capire meglio questo passaggio.

  20. dottor. Ramingo 6 Settembre 2022 at 14:53 - Reply

    Rispondo qui a Nemesis:
    Cerchi una volta di ragionare senza lo “status quo” sistemico: quorum o non quorum (colpire al quorum dello Stato???), se più della metà dei cittadini non riconosce una istituzione, essa nulla può più contro essi, esattamente come la Chiesa non può più imporre Inquisizioni da quando larga parte degli ex-credenti hanno perso la messa della domenica, il matrimonio eterno, il sesso solo coniugale. Si votino e scannino autisticamente tra loro, i cani-didati alle elezioni, in un nuovo mondo privo di ossequienza ai governi e ai loro agenti armati (che auspichiamo ricordino di essere anche loro “uomini” e si liberino dagli eserciti, non prima di aver puntato le loro armi contro chi volesse perpetrare il crimine del potere dell’uomo sull’uomo, rispondendo anche a Antonello).
    E ricordi, Nemesis, che gli “Stati” esistono da poco più di cento anni, e l’Umanità è giunta al 2022 in 15.000 anni di assenza di urne e delegati, decisamente vivendo molto meglio di oggi. E’ difficile lasciare la mamma, ma cresca, Nemesis, scappi di casa anche lei.

    • dottor Ramingo 6 Settembre 2022 at 14:56 - Reply

      Aggiungo: l’astensione dal lavoro (su questo concordo senza naufragare sul giglio massonico) è DOVEROSA e drasticamente risoluturia, ma il conigliame della busta paga è troppo asservito ai figli sub-umani digitali che vogliono l’I-Phone nuovo per attuarla…

  21. Annalisa Pili 23 Settembre 2022 at 14:59 - Reply

    Il Referendum di Mattei si potrà votare anche fuori dai seggi?, a questo proposito qualcuno sa doveci saranno i banchetti a Torino? mi dispiace non aver potuto partecipare alla riunione zoom collegata al 25 stetembre 2022, avrei avuto interesse e piacere di poter visionare la registrazione, ci sono una buona parte di colleghi e colleghe che sono molto indirizzati al referendum della lista Mattei. Grazie per le informazioni e il supporto.

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