El pueblo unido jamàs sarà vencido (…)

Egregi Azionisti,

da tempo riceviamo richieste volte a ottenere una presa di posizione da parte della Cooperativa, a salire con convinzione nel carro dei pro vax o dei no vax.

Avendo rifiutato, sin qui, di concedere il nostro logo per le proteste collettive che in questi giorni si stanno svolgendo in tutta Italia, abbiamo ricevuto rimproveri amari.

E’ evidente, quindi, che occorre un chiarimento circa il ruolo di Generazioni Future, sulla sua identità e sui fini che persegue.

Come noto, l’attuale veste giuridica di cooperativa discende dal precedente Comitato Rodotà, negli ultimi anni attivo in battaglie aventi ad oggetto i beni comuni e operante nel campo della diffusione della democrazia partecipata, oltreché nel contrasto alla privatizzazione dei beni pubblici.

Ancora oggi, tali sono i motivi di stimolo di Generazioni Future e da tanto discende la ferma convinzione della giustezza del nostro mancato schieramento.

Non vogliamo, infatti, cadere nella facile trappola del divisionismo sociale, cui purtroppo la strumentalizzazione mediatica e politica della pandemia ci ha oggi costretti. 

Respingiamo con vigore ogni tentativo di facile assimilazione della Cooperativa con campagne di partito, nonché tutte le errate prospettazioni del nostro ruolo come organo di sostegno a priori nelle pur legittime battaglie volte a contrastare la preoccupante deriva contingente.

Riteniamo che proprio in questo momento caotico vi sia una maggiore necessità e urgenza di mantenere salda la bussola che da sempre guida il nostro operato, con riferimento particolare ai principi e ai beni sopra elencati, dunque alla tutela dei beni comuni, alla divulgazione del dettato costituzionale e alla sensibilizzazione verso il ruolo sociale fondamentale della cittadinanza attiva. Quella bussola è, quindi, la Costituzione, alla cui sola tutela e per la cui attuazione siamo pronti a schierarci.

Ecco che, allorché la politica contingente o le leggi adottate vi si pongano in contrasto, saremo sempre una spalla pronta su cui contare e metteremo a disposizione tutte le forze della nostra giovane e costituenda struttura per riuscire a impedirne ogni violazione. 

Lo abbiamo fatto apertamente contro il green pass, strumento discriminatorio e, a nostro avviso, avversante il dettato costituzionale e i fondamenti dello stato di diritto. Lo abbiamo fatto nei riguardi della tutela dei minori, soggetti da proteggere con ogni mezzo, per i quali abbiamo interpellato il Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Lo abbiamo fatto con i lavoratori, sollecitando i sindacati a loro protezione, e anche col comparto scolastico, aiutando i giovani -costituitisi in movimenti d’azione- a organizzarsi.

Lo abbiamo fatto come possiamo in base alle nostre risorse: ci piacerebbe poter offrire un sostegno attivo, anche di tipo legale o giuridico, ma al momento non siamo ancora pronti. Il nostro impegno è, però, consistente nella costituzione dei territori e a breve diffonderemo un documento con le linee di indirizzo necessarie affinché ciascun territorio, regioni città e comuni, siano in grado di partecipare attivamente ai lavori della cooperativa. Speriamo, a quel punto, di avere riscontrato tanta partecipazione e disponibilità da parte di tutti Voi, in modo da procedere a estendere il nostro ruolo di intervento diretto.

Allo stesso tempo, tuttavia, a questa Segreteria Politica preme notare che sarebbe un errore abbandonare le lotte che da molto tempo il Comitato porta avanti e che identificano, come detto, anche l’attuale veste di generazioni Future: cedere all’arranco dell’emergenza significa ritardare, se non perdere, la via dell’ordinario. Una via che, se si guarda con attenzione il momento attuale, laddove fosse stata già raggiunta in passato, avrebbe potuto condurre a vivere l’emergenza in modo molto più giusto. 

Si pensi, ad esempio, all’importanza che avrebbe oggi una legge nazionale che, dopo averne data una definizione, garantisse la tutela dei beni comuni. Ma si pensi anche alle politiche sociali, da troppo tempo dimenticate dal nostro ordinamento, o al problema della povertà diffusa, che avrebbero oggi una sponda utile se le buone pratiche di partecipazione civica nella gestione dei beni collettivi e nelle risorse fossero state già raggiunte con efficacia. Identicamente, se si fossero proposti interventi normativi volti a rendere voce davvero alle istanze dei cittadini, si sarebbe forse potuta scongiurare la prassi troppo spesso invalsa che le vede dimenticate dai rappresentanti nei più reconditi anfratti dei palazzi. Considerando, inoltre, l’attuale momento storico, si nota come perfino in emergenza continui il processo inarrestabile di privatizzazione e di trasferimento di risorse pubbliche in tasche private (cioè verso le multinazionali) che nell’ordinario non si è saputo arrestare.

Pertanto, pensiamo che la sola urgenza attuale per Generazioni Future sia non sacrificare tempo ulteriore ad affannarsi in argomenti che non le appartengono e che anzi appaiono come qualcosa da disconoscere: la posizione costituzionale non sposa in modo acritico una sponda o l’altra, ma richiama la libertà di decidere di sé in materia sanitaria, almeno fuori da un obbligo di legge in tal senso. 

La posizione della Costituzione è, inoltre, quella di garantire il principio di precauzione e la risposta contro eventuali violazioni è una risposta altrettanto segnata dalla Carta: Essa non invita mai al fazionismo, ma -anche se occorre fatica- ci esorta a non rinunciare a un approccio alla vita collettiva fondato sul rispetto dell’altro, sulla solidarietà e sull’uguaglianza, formale quanto sostanziale.

Ci rendiamo conto che la situazione presente è assai grave. Dal nostro punto di vista, si assiste a un’ allarmante perpetrazione all’infinito dello stato di emergenza che, unito alla già scarsa fiducia nei nostri rappresentanti, ci consegna nelle mani dei venti se non agiamo con razionalità. E la lampante manipolazione dell’opinione pubblica si risolve, a nostro avviso, anche nella adesione a cui ci invitate.

Ci appartiene, piuttosto, l’atteggiamento riscontrabile nei documenti dell’Osservatorio, organo tecnico e indipendente, di cui abbiamo il privilegio di condividere gli importanti lavori giuridici.

La lettura che esso offre è in linea con il nostro approccio ai temi di attualità, proprio in quanto anche Generazioni Future solca il passo tracciato dalla Costituzione, sebbene giochi un ruolo diverso, non tecnico ma di politica attiva, dei cittadini e per i cittadini.

In conclusione, crediamo con convinzione che Generazioni Future si debba porre oltre ogni dicotomia strumentale alla disgregazione sociale, guardando agli obiettivi comuni della Cooperativa, rispettando le opinioni di tutti gli Azionisti e del meraviglioso caleidoscopio di visioni che la pluralità ci offre. Questo coabitare, convivere, dibattere, questo scambio continuo e proficuo è la ricchezza che vogliamo coltivare e non guardare il dito, facendosi rubare -forse definitivamente- la luna.

 

La Segreteria Politica di Generazioni Future, società cooperativa di Mutuo Soccorso Ecologico Intergenerazionale ad azionariato Popolare “Stefano Rodotà”