• Published On: 24 Maggio 2022

    Con Comunicato stampa n. 79, nella giornata di ieri, 19 Maggio 2022, il Consiglio dei Ministri ha dato atto di condividere quanto espresso dal Presidente Mario Draghi circa la “necessità di procedere, nel rispetto delle prerogative parlamentari, a una celere approvazione delle riforme collegate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con particolare riferimento al disegno di legge sulla concorrenza”. Epperò, il rispetto delle evocate prerogative parlamentari non sembra proprio caratterizzare l’operato dell’attuale Governo che -per l’ennesima volta- parrebbe proprio voler forzare il fisiologico iter politico dell’approvazione normativa, ricorrendo alla fiducia sul cd. DDL Concorrenza e impiegando, perciò, questo strumento in modo del tutto eccedente rispetto alla sua funzione. Il rispetto del Parlamento, infatti, e dunque della democrazia, non passa dalla apposizione sistemica della fiducia su tutte le questioni che rischiano di non trovare un consenso trasversale con la politica del Governo. La democrazia non è l’impero del Governo, né del primo Ministro. Ma non è solo in punto di concorrenza che le politiche draghiste si rivelano antidemocratiche e contrarie alla salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini. Si pensi, in proposito, a quanto accaduto nei giorni appena trascorsi col Decreto Legge, che ha modificato la disciplina dell’irradiazione elettromagnetica proveniente da antenne e altri apparati elettronici, cancellando […]

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