• Published On: 12 Novembre 2022

    Le passioni tristi, a cominciare dalla paura e dall’assenza di speranza, godono ovunque di ottima salute e investono in modo diverso grandi e piccoli. In realtà viviamo prima di tutto il tempo della paralisi dell’immaginazione, quella che per Stefania Consigliere chiama “l’incapacità di guardare oltre le mura delle prigione che ci sta soffocando”. Una strada da percorrere per mettere in discussione quella paralisi è la ricerca di modi diversi di pensare, di vivere, di lottare: esistono, sono spesso poco visibili e limitati, si tratta di riconoscerli e proteggerli. C’è chi, per alimentare questa sforzo parte dall’arte e dalla residenza artistica itinerante. Giulia Giordano, attrice (di cinema e di teatro), autrice, e operatrice teatrale in contesti educativi, ad esempio, ha avviato sul campo una ricerca di “nuovi modi di vivere in linea con un approccio ecosofico”: un viaggio, spiega, tra comunità, ecovillaggi, esperienze di cohousing, ma anche scuole libertarie e scuole di outdoor education. Per ogni tappa della residenza artistica itinerante conduce i suoi laboratori di teatro con persone di differenti età, culture, esperienze. La prima parte del viaggio si svolge in Italia e in Europa poi in altri continenti. La residenza artistica diventa così un atto d’amore per chi crede che l’arte possa essere uno strumento per cambiare l’esistente. Scrive […]