ASSEMBLEA POLITICA – INVITO A PARTECIPARE
Cari azionisti, Ritengo necessario condividere con voi alcune riflessioni relative ai primi mesi di vita di Generazioni Future. L’ esperienza assembleare, e soprattutto le settimane immediatamente successive, mi hanno confermato nella convinzione che la vita sociale di un soggetto complesso e innovativo come il nostro non può svolgersi unicamente online. La mancanza di confronto diretto, senza mediazione tecnologica, rende difficile la comunicazione e può dare la stura a molti equivoci che possono comprendersi soltanto nell’ambito di un confronto franco fra [...]
LA GESTIONE PUBBLICA DEL SERVIZIO IDRICO: NON CHIEDERCI LA PAROLA
di Alessandra Camaiani La politica di dieci anni fa, come quella odierna, ritiene che i servizi pubblici debbano essere messi tutti a gara.Il motivo è che la gestione pubblica del servizio idrico, in particolare, non è sufficientemente virtuosa, specialmente se praticata da comuni di modeste dimensioni.I cittadini, invece, mediante il referendum del 2011, hanno acclarato la loro opposta volontà: l'acqua, come bene comune, deve essere gestita dall'ente locale, sottraendola in tal modo alle regole di mercato.Anche la Corte Costituzionale, a [...]
AlterFestival Torino
Economia geopolitica della guerra per procura tra Ucraina e Russia
Joseph Halevi e Nadia Garbellini
27 Maggio 2024 Campus Luigi Einaudi
Perché è importante diventare azionista di Generazioni Future?
Una società Cooperativa di Mutuo Soccorso Ecologico ad azionariato popolare, nata per garantire la tutela dei Beni Comuni, dei Diritti dell’individuo e delle comunità, per le generazioni presenti e future.
per costruire insieme
quella infrastruttura permanente per l’esercizio della sovranità popolare e l’attuazione della Costituzione .
per i Beni Comuni
attraverso l’informazione e l’eco-alfabetizzazione e intraprendendo azioni destinate alla salvaguardia degli stessi.
per i risultati concreti
attraverso la disponibilità solidale di risorse locali e nazionali
Stefano Rodotà
La «rivoluzione dei beni comuni», che ci porta sempre più intensamente al di là della dicotomia proprietà privata/proprietà pubblica; ci parla dell’aria, dell’acqua, del cibo, della conoscenza; ci mostra la connessione sempre più forte tra persone e mondo esterno, e delle persone tra loro; ci rivela proprio un legame necessario tra diritti fondamentali e strumenti indispensabili per la loro attuazione.
Ugo Mattei
Quando lo Stato privatizza una ferrovia, una linea aerea o la sanità, o cerca di privatizzare il servizio idrico integrato (cioè l’acqua potabile) o l’università, esso espropria la comunità (ogni suo singolo membro pro quota) dei suoi beni comuni (proprietà comune), in modo esattamente analogo e speculare rispetto a ciò che succede quando si espropria una proprietà privata per costruire una strada o un’altra opera pubblica.