• Published On: 5 Ottobre 2025

    In questa meravigliosa giornata di sollevazione popolare per i fratelli palestinesi sono stato raggiunto dalla notizia della morte a Praga del mio adorato cugino e maestro Gianfranco Sanguinetti. Figlio di Chicchi (Teresa Mattei) e del dirigente comunista e partigiano, l’ industriale Bruno Sanguinetti (Arrigoni conserve), Gianfranco è stato una figura chiave del Maggio francese. Gianfranco fino all’ ultimo cercò le prove dell’ avvelenamento di suo padre che morì quando egli era piccolissimo, per mano della CIA, che (eravamo all’ inizio della Guerra Fredda) temeva questo ricchissimo comunista triestino il quale fra l’altro aveva comprato per il Partito il palazzo delle Botteghe Oscure. Gianfranco divenne amico e mecenate di Guy Debord e dei compagni dell’ Internazionale Situazionista che aiutò materialmente nelle pratiche di drifting. Fuoriuscito poi definitivamente a Parigi e poi a Praga, Gianfranco si impose nel dibattito politico italiano attraverso la pubblicazione, con lo pseudonimo di Censor, del “Rapporto Veridico sulle ultime possibilità di salvare il capitalismo in Italia” uscito nel ’75, attribuito da Giorgio Bocca a Guido Carli, e a lungo creduto un avvertimento scritto da un pezzo grosso della destra. L’uscita di Gianfranco, che dimostrò di essere Censor, costituì uno scandalo situazionista in Italia, corrispondete all’Urlement en faveur de Sade di Guy Debord a Parigi. [...]