• Published On: 20 Luglio 2022

     A Campobasso in memoria di Luigi De Giacomo e a Cosenza in ricordo di Stefano Rodotà di Ugo Mattei È impressionante quanto sia radicata la confusione fra politica ed elettoralismo.  Si invoca, sempre più spesso anche nell’ambito di movimenti di dissenso, l’unità politica, ma si intende o si allude all’unità elettorale, ossia si confonde la sostanza con la forma. Tale confusione viene artatamente supportata dal regime di conoscenza dominante che, da Weber in poi, “professionalizza” la politica. Essa in Italia funge ormai da artificiale privatizzazione della sfera costituzionale, dominata da interessi economici e finanziari opposti a quelli popolari.  La Costituzione viene così ridotta ai meccanismi della rappresentanza che la dominano (i partiti) i quali, a loro volta, per essere rilevanti nella logica costituita, non possono più essere autonomi rispetto al capitale concenrato. Da questo cortocircuito – prima di tutto culturale – fra democrazia e rappresentanza discende, per utilizzare gli strumenti analitici di Camila Vergara, la corruzione sistemica della democrazia. La rappresentanza, letalmente contaminata dalla logica dell’accumulo capitalistico, del professionalismo e del ricatto, viene così asservita alla c.d. legge del più forte. Luigi de Giacomo aveva pienamente compreso l’irreversibilità di questo processo corruttivo e aveva coerentemente messo a disposizione le sue energie e la sua generosità per cercare […]